Raccolta e brevi commenti di articoli del mese di Marzo 2012 che hanno attirato la mia
attenzione o curiosità pubblicati nelle seguenti riviste: Lancet, Lancet
Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature Medicine, Nature Reviews
Genetics, Nature Reviews Neurosciences, NEJM, PNAS.
COMPORTAMENTO
Higher social class predicts increased unethical behavior. PNAS
2012;109:4086. Il quesito a
cui i ricercatori hanno volute dare una risposta è: c’è una classe sociale (raggruppamento sufficientemente omogeneo, sia
economico che culturale) più propensa
a comportamenti non etici o azioni che danneggiano altri o illegali o
moralmente discutibili per la comunità? Se sì, quelli dello stato sociale più
basso che vivono in un ambiente con meno risorse, con maggiori pericoli e più
incertezze o invece quelli dello stato sociale più alto con maggiori risorse,
libertà e indipendenza? Considerazioni storiche e religiose fanno propendere per la seconda ipotesi. Infatti
la letteratura dice che le persone di classe più alta conoscono meno gli altri
e sono meno capaci di cogliere le emozioni degli altri, meno disponibili nelle
interazioni sociali, devolvono in proporzione meno risorse in beneficenza, sono
più avidi rispetto a quelli delle classi più basse. La ricerca ha riguardato più studi: 1: comportamento nel guidare l’automobile all’incrocio con 4 stop; 2: comportamento guidando un’automobile a un passaggio pedonale (in California le infrazioni al regolamento stradale sono per il passaggio pedonale del 35%, e a Roma?); 3: risposte a tendenze di comportamento non etico; 4. autoassegnazione alla classe sociale e i conseguenti effetti comportamentali (per dare un’evidenza sperimentale, tramite la manipolazione della classe di appartenenza, al fatto che appartenere a una classe più alta ha effetto sulle decisioni non etiche e sul comportamento); 5. attitudine verso il desiderio smodato (simulazione di una negoziazione economica tra chi è sottoposto al test, che fa la parte di chi assume, e chi cerca un lavoro a tempo indeterminato); 6. comportamento fraudolento verificato con un gioco al computer di dadi (5 dadi a 6 facce) riportando la somma ottenuta dopo un certo numero di prove (in realtà la somma finale era programmata a 12); 7. incoraggiamento all’avidità per verificare se la classe più bassa desiderasse raggiungere la classe più alta. Non voglio toglievi il piacere di leggere l’articolo, ma i risultati erano già stati annunciati e poi scritti 2000 anni fa (“Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”, Matteo 19, 23)(citato nell’articolo).
Honesty mediates the relationship between serotonin and reaction to
unfairness. PNAS 2012;109:4281. Come
reagisce ognuno di noi a comportamenti scorretti? Studi di economia
sperimentale hanno già dimostrato tramite test (ultimatum game, usato in genere
come test in economia con due giocatori che interagiscono per decidere come dividersi
una somma data loro), in cui i giocatori devono decidere se accettare o meno
offerte corrette o scorrette, che vi sono ampie differenze individuali difronte
alla scorrettezza. Questo studio ne analizza i meccanismi psicologici e
neurobiologici tramite PET di persone testate con UG studiando il trasportatore
di serotonina 5-HTT (corteccia dorsolaterale prefrontale) e i recettori 5-HT1A
(corteccia prefrontale). Contrariamente a quanto ritenuto che le personalità
aggressive tendono a rifiutare le offerte scorrette, dallo studio risulta che
le persone pacifiche le rifiutano più spesso e sono in maggior misura personalmente
coinvolte in forme di reazione. Chi ha minori livelli di trasportatore di
serotonina è onesto e fiducioso e non tollera la disonestà e esprime
sinceramente la propria frustrazione. Alti livelli di trasmissione di serotonina
favoriscono comportamenti opportunistici con destrezza, che portano nel gioco a
perseguire i propri interessi.
Sexually dimorphic behavior genes. Nature Genetics 2012;44;241. Commenta
un lavoro (Modular genetic control of sexually dimorphic behaviors. Cell 2012;148:596) in cui sono stati studiati
i geni regolati dagli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone) che
condizionano il comportamento sessuale. Sono stati usati come topi, prima
castrati e poi trattati con testosterone, topi maschi knockout per 4 alleli
dimorfici e ne sono stati studiati i comportamenti sessuali. Lo studio mostra
che alcuni aspetti specifici del comportamento sessuale sono regolati da
distinti pathway genetici.
EVOLUZIONEHuman reproductive assistance. What is the biological explanation for menopause, and for female survival beyond it? A study suggests that competition for help in ancestral societies may have been key to the evolution of this unusual human trait. Nature 2012;483:160. The saying goes that it takes a village to raise a child (da nonno posso ben dirlo, ndr). La specie umana è caratterizzata dal linguaggio, da una lunga dipendenza giovanile (i bamboccioni, ndr) e dalla cessazione per le femmine della fertilità a 2/3 del corso della vita (per alcune coppie una fortuna, ndr). Perché così presto? Anticamente la comunità era composta da coloro che procreavano e coloro che aiutavano a allevare i piccoli e il rapporto tra queste figure (kin- e non-kin helpers) influenzava la procreazione della comunità. Dai dati storici raccolti in Gambia una possibile spiegazione potrebbe risiedere nel rapporto madre-figli, con astensione della riproduzione nelle madri per aiutare le figlie (ancora, quanta somiglianza con i nostri tempi, ndr). E questo potrebbe avere agito nell’evoluzione della nostra specie, soprattutto nelle società con virilocalità (i maschi non si muovono, le femmine vanno in altre località). Non è ancora ben chiaro perché la menopausa avvenga così presto; anche se vi sono obiezioni all’idea che la riduzione della fertilità delle donne con figli dipenda in larga misura da una scelta per aiutare la riproduzione delle figlie, questa comunque potrebbe essere una buona spiegazione dal punto di vista evoluzionistico.
GENETICA UMANA
Consanguineità
Il database Íslendingabók (http://www.islendingabok.is/English.jsp) contiene informazioni genealogiche degli islandesi che data dal periodo di insediamo dei primi abitanti, 1200 anni fa, a oggi.
Lo scopo è quello di tracciare le connessioni familiari degli abitanti, per stimare fornendo i nomi della futura coppia il coefficiente di parentela. Grande cosa in un paese con 300000 abitanti.
Selezione premeiotica
Upsetting the Dogma: Germline
Selection in Human Males. PLoS Genetics 2012;8:e1002535. Perchè alcune malattie genetiche dominanti
(Acondroplasia, s. Apert, MEN2B) sono positivamente correlate con l’età
paterna? I dati di alcuni lavori parlavano di una selezione premeiotica che
favorisce la mutazione. Questa selezione, in base a due studi recenti, è dovuta
all’accumulo di mutazioni nelle cellule spermatiche, che invece di diversi
asimmetricamente, e formare una cellula spermatica e una proto-spermatica
uguale a quella di partenza si dividono simmetricamente formando due cellule
proto-spermatiche creando così cluster di mutazioni. Questo numero di
cluster aumenta con l’età.
Longevità
The sirtuin SIRT6 regulates lifespan in male mice Nature 2012;483:218. Ci sono i geni della longevità e che ruolo
hanno avuto nell’incremento della durata della vita per l’uomo nell’ultimo
secolo? Come è possibile raggiungere una vecchiaia in salute? Le sirtuine sono
una famiglia di deacetilasi conservate nell’evoluzione che regolano, ma la cosa
è dibattuta, la durata di vita del lievito, dei vermi e della drosofila. Nel
lavoro si dimostra che la sovraespressione della sirtuina 6 (Sirt6) nel topo
transgenico maschio la durata della vita è significativamente maggiore rispetto
al controllo, ma questo non avviene nella femmina. Nel maschio transgenico vi è
una modificazione sono alterati i livelli di fosforilazione dei principali
componenti del sistema di segnale IGF1, che è un pathway chiave della
regolazione della sopravvivenza. I risultati potrebbero essere utili per verificare
l’effetto terapeutico della regolazione delle sirtuine nella terapia delle
patologie correlate con l’età.GENETICA CLINICA & LAB
Genetic tests online. Nature 2012;128:483. NIH ha proposto (29 Febbraio 2012) il Genetic Testing Registry, che online dà informazioni sui test genetici su circa 2500 malattie con dati forniti direttamente da chi fa i test, senza controllo NIH. Ulteriori info go.nature.com/zrk56v.
Genomics,
plain and simple. Nature 2012;483:20.
Per spiegare cosa può offrire la nuova medicina si inizia con una storia vera
in una famiglia di Mennoniti in Pennsylvania con figlio maschio con infezioni
ricorrenti a cui era stata diagnosticata una immunodeficienza severa combinata
(SCID). Dopo avere atteso invano per 3 settimane che il lab. a cui avevano
mandato il campione di sangue rispondesse per potere organizzare il trapianto
di midollo, si sono rivolti alla Clinic for Special Children dello stato che li
ha indirizzati al CHOP di Filadelfia, dove è stata confermata la diagnosi e
organizzato il trapianto. Troppo tardi. La sorellina nata mesi dopo aveva alla
nascita leucopenia; la conferma molecolare della malattia è giunta in 12 ore,
sono stati testati per compatibilità 16 parenti: la sorella era compatibile; la
bambina è stata trapiantata entro 15gg dalla nascita, sta bene (c’è una
bellissima foto tipicamente americana della famiglia) con una spesa di 12,000
USD contro i 500,000 USD del fratello. Cos’è la Clinica per bambini speciali?
E’ un modello applicabile per altre realtà in cui due pediatri (o genetisti
clinic, ndr), un biologo molecolare e altro personale sanitario possono
eseguire con un minimo di attrezzatura esami genetici in pochi giorni e fornire
una risposta genetica e clinica appropriata a bassi costi (stanno introducendo
anche il sequenziamento esonico, ma in questa popolazione è più facile
l’interpretazione per la consanguineità). Economicamente quella dei Mennoniti è
sostenuta da finanziamenti dell’intera comunità e consente di concludere che They have all these patients, but every one is
treated like their own child.”. Alcuni obiettano che il modello
non è applicabile a popolazioni miste, ma l’idea comunque è quella di avere
clinica e laboratorio di ricerca nella stessa unità, che è quello che in teoria
alcuni di noi sono riusciti a fare.
Genomics contest underscores challenges of
personalized medicine. Nature Medicine 2012;18:326. In un meeting del Dicembre 2010 presso Harvard Medical School di Boston si è discusso “How to tame
the expected deluge of ‘whole genome’ sequence data into clinically useful
information”. Come si può controllare il prevedibile “diluvio” delle nuove tecniche? “No
kidding: genomes ares tough to
interpret”. Come risultato è stato formato CLARITY Challenge
(Children’s Leadership Award for the Reliable Interpretation and appropriate
Transmission of Your genomic information)(titolo alla Lina Wertmüller, ndr) per
incoraggiare ricercatori e le compagnie a sviluppare metodi, inclusi database,
software e descrizioni cliniche appropriate per identificare la base genetica
di malattie genetiche pediatriche e per fare in modo che tali informazioni
siano comunicate in modo comprensibile alle famiglie e ai medici curanti. C’è
un premio (siamo alla fiera, ndr) di 25,000 DUSA per chi individua in 3
differenti bambini il gene-malattia di una “misteriosa” malattia ereditaria e
presenta il miglior resoconto clinico. Il vincitore verrà nominato in Ottobre
2012. Adesso la parte nuova: “We don’t want to end up sending an Excel
spreadsheet to a clinician” dice qualcuno. Altri (Genet. Med. 2011; 13:499)
suggeriscono di fare un database sempre aggiornato con la categorizzazione
delle varianti in quelle che comportano un’immediata conclusione o azione,
quelle associate a un fenotipo ma senza la possibilità di una terapia, e quelle
con significato clinico incerto. I medici sarebbero obbligati a comunicare ai
genitori solo le prime, ma i genitori a richiesta possono essere informati
anche per le altre due categorie. Comunque
“although it will certainly take more than one contest to bring genomics to the
clinic, experts agree that it’s only a matter of time. “ There’s no question that
we’re going to get there. “But between now and then, it’s probably going to be
kind of messy.”. Già. Ma speriamo presto.
Sordità
Review (Mental health of deaf people. Lancet 2012;379:1037), editoriale (The health of deaf people: communication breakdown. Pg 977) e commenti (Deafness might damage your health. Pg 979) sulle difficoltà sociali delle persone con sordità (la grave interessa 7:10,000 persone con un quarto con altre anomalie), sulla prevalenza della depressione e sulle barriere che incontrano per accedere ai servizi sanitari. Molto utile anche per i genetisti clinic per imparare come interagire con i pazienti e le loro famiglie.
CELLULE STAMINALI
Lenses on Biology. Flexible friends Nature 2012;483:s22. Stem cells are powerful tools in biology and medicine. What can scientists do with these cells to exploit their incredible potential? Completa review sulle cellule staminali.
Human embryonic stem cells: early hints on
safety and efficacy. Lancet 2012;379:689. Commento
di un articolo (Embryonic stem cell trials for macular degeneration: a
preliminary report, pg 713) sul trattamento mediante inoculazione subretinica di
cellule staminali embrionali di un pz con malattia Stargardt,
distrofia retica precoce e progressiva, e di uno con Degenerazione maculare
legata all’età, la principale causa di cecità nel mondo sviluppato. I risultati
sono preliminari (Fase 1) ma sembrano buoni già dopo 2 settimane e stabili dopo
6. L’occhio è un organo immunoprivilegiato rispetto a altri organi, ma lo
studio apre la via a altri trial clinici (il commento cita un po’ la storia
della terapia con cellule staminali dal 2006 a oggi) e conclude che i risultati
richiedono un lungo follow-up. Much
remains to be seen—literally.
Stem cell based therapy—where are we going? Lancet 2012;379:877. La terapia
rigenerativa basata su cellule staminali da midollo osseo ha 50 anni. Ma
nonostante i progressi ottenuti negli anni nelle conoscenze della biologia
delle cellule staminali tale terapia è per ora limitata alla malattie del
sangue. Infatti non è stata resa applicabile alle frequenti patologie come ad
es. quelle cardiache (vedi un lavoro sullo stesso fascicolo pg 895 e una
lettera 891). Sperimentazioni cliniche nell’infarto miocardico, nell’insufficienza
cardiaca cronica e nella cardiomiopatia dilatativa hanno dimostrato che la
terapia è sicura ma non hanno provato che sia efficace. Ma anche se ne fosse
dimostrata l’efficacia passerà tempo prima che possa essere applicata nella
pratica clinica. Per varie ragioni. Vi sono nel mondo numerose sperimentazioni
per varie condizioni patologiche, alcune ben condotte altre meno. Ma il
progresso che c’è stato ha portato a notevoli risultati soprattutto nella
somministrazione di cellule staminali incapsulate in membrana ultrasottile
veicolate nelle sedi appropriate per rilasciare molecole attive nella sede del
danno per la ricostruzione tissutale. Si possono ottenere cellule staminali
riprogrammando cellule somatiche da un tessuto all’altro o produrre cellule
pluripotenti (iPS) molto simili alle cellule umane embrionali (hES) che aprono
la via a una medicina personalizzata rigenerativa evitando il rigetto
dell’organo e la terapia immunosoppressiva. Ma di queste tecniche la più economica
per ora è quella con hES e è quella che sta dando risultati, con momenti di
stop & go per difficoltà di reperire finanziamenti adeguati, come è
successo per la compagnia americana Geron che ha annunciato il fermo della
sperimentazione clinica con hES per i traumi spinali.
Paolo Maccarini,
chirurgo del Karolinska Institutet in Stoccolma, che con la sua equipe ha
eseguito il primo trapianto di trachea sintetica con cellule staminali (citato
da Lancet 2012;379:886) si è così
definito: “I’m like a wild animal that does not need to be in a cage, I need to
express my convictions that I can help a patient with innovative things”. Nel
secondo dopoguerra la famiglia si è trasferita in Svizzera tedesca, dove PM ha
fatto il liceo: “it was quite tough for a young non-Swiss to live in that
country”. Poi Facoltà di Medicina a Pisa, anche se l’italiano era la lingua che
parlava peggio. Ha lasciato l’Italia, nonostante eccellesse negli studi,
vedendo che il sistema “favours people who are linked to the politics or are
sons of sons but not the merits. I knew that in other countries this was not the fact”.
“I think if you
stay in a single place for your entire life you restrict your capacity” In
Germania ha imparato a organizzare il lavoro, in Francia la creatività e a
Barcellona ha messo tutto insieme per il primo trapianto di trachea di donatore
colonizzata da cellule staminali. Ora al Karolinska, dal 2010, ha la libertà di
“creare” e di insegnare facendosi chiamare dai suoi allievi “Paolo”. Per noi questioni note ma anche molto
attuali.
Korea okays stem cell therapies despite
limited peer-reviewed data. Nature Medicine
2012;18:329. Ha sorpreso un po’ tutti l’approvazione negli ultimi 8 mesi da parte
della Korea Food and Drug Administration (KFDA) della commercializzazione
di 3 diverse terapie con cellule staminali adulte: Hearticellgram-AMI per il
trattamento dell’infarto miocardico utilizzando cellule staminali del midollo
osseo dello stesso paziente; la seconda (Medipost’s Cartistem) che usa cellule
staminali della banca del cordone ombelicale per la rigenerazione cartilaginea
per persone sottoposte a intervento ortopedico delle ginocchia; la terza (Anterogen’s
Cupistem) la terapia dei pz con s. Crohn’s disease con dolori e fistole.
Principale obiezione: quello che si sa viene dai documenti KFDA, non da
pubblicazioni peer-reviewed: nelle 80 persone della prima sperimentazione si è
osservato un 6% di miglioramento del flusso dal ventricolo sn, contro (ma la
differenza non è significativa) il 2% per quelli che hanno avuto la terapia
standard; il 26% delle 89 persone del secondo trial hanno avuto beneficio
rispetto a coloro che hanno avuto il solo intervento chirurgico. I trial clinici stanno proseguendo. Il direttore della
Agenzia della terapia con cellule staminali del Sud Corea aggiunge: “Although
there were some companies that conduct stem cell treatments outside of Korea, they
are not permitted to administer those treatments within Korea”. L’autore
del commento su Nature Med scrive “show me the data”. Già.
UK announces strategy for regenerative medicine.
Lancet 2012;379:1183. Four UK Research Councils
and the Technology Strategy Board have launched a strategy to develop
regenerative medicine. Stanziate (28 Marzo) per UK Regenerative
Medicine Platform 75 milioni di
sterline perché “Science
has now reached a point where we can seriously consider harnessing the potential
for self-repair of the human body for clinical gain” e “This could be the
biggest transformation in medicine this century but progress will be slow.”. La
prima sperimentazione clinica inizierà nel 2013 con la ricostruzione del
laringe con cellule staminali. Nel 2011 quattro UK agenzie di ricercas (MRC,
Biological Sciences Research Council, Engineering and Physical Sciences
Research Council,Economic and Social Research Council) hanno pianificato gli obiettivi
strategici clinicamente applicabili per evitare di procedere con progetti
e idee e poi farsi dire dai medici che nella pratica non sono realizzabili. Altri
50 milioni di sterline saranno dedicate alla comercializzazione della terapia
cellulare. In UK le premesse per organizzare insieme, con un network di varie
agenzie, la medicina rigenerativa sono buone.
Non solo topi. Dishing
up Alzheimer’s disease. Nature Rev Neuroscience 2012;13:1. Commento di un lavoro (Probing sporadic and familial Alzheimer's disease
using induced pluripotent stem cells. Nature 2012;482:216). Gli studi sui
processi patologici iniziali nelle malattie neurodegenerative sono ostacolati
dal fatto che si ricorre all’analisi tissutale post-mortem e che i modelli
animali non sempre riflettono il fenotipo patologico a ogni livello. Un modo
per risolvere queste difficoltà è ricorrere alle cellule staminali pluripotenti
indotte (iPSC) utilizzando, come è stato fatto nel lavoro che viene commentato, fibroblasti
di pz con Alzheimer familiare e sporadico.
ALTRA TERAPIASmall biotechs raring to cash in on the orphan disease market. Nature Medicine 2012;18:330. Spin-off success. Piccole compagnie entrano nel mercato della terapia delle malattie rare, che il commento citandone 5, chiama —the ‘next Genzymes’. Actelion (Roche) con una terapia per l’ipertensione arteriosa polmonare che interessa 200,000 americani trattata con inalazione di Ventavis (iloprost) e ora, ancora in sperimentazione clinica in fase III, con altri farmaci (macitentan and selexipag), che potrebbere essere utili anche per la fibrosi idiopatica polmonare, la sclerosi sistemica e il glioblastoma. BioMarin (USA) con terapia approvata di farmaci small-molecule per la fenilchetonuria e la Miastenia tipo Lambert-Eaton e alcune malattie lisosomiali. Amicus Therapeutics (USA) sta provando a usare, sempre per le malattie lisomiali, una terapia con chaperonine per os per la m. Fabry (Fase III con Amigal: migalastat hydrochloride) e la m. Pompe.
Aegerion
Pharmaceuticals ha in fase III lomitapide per la terapia delle malattie
ereditarie AR del metabolismo dei lipidi. “In three to four years, our goal is to get lomitapide
to patients in 100 countries globally”. Alexion (USA), che ha
commercializzato nel 2007 un farmaco Soliris (eculizumab) per la terapia della
emoglobinuria parossistica notturna (OMIM #300818)(<10,000 persone in USA e
Europa) venduto a più di $400,000 per una terapia di un anno (è il farmaco più
costoso), sta provando tale farmaco per una delle sindromi uremico-emolitiche
atipiche.
ETICALa vera storia di Ogden (la storia completa del caso riportato in Nature 2011 e segnalato con le Spigolature 4/2011 messo in Blog, in cui ci sono anche commenti di altri). Bring clinical standards to human-genetics research. Nature 2012;482:300. La storia è contata questa volta dal medico che ha fatto diagnosi. Ogden è una cittadina dello Utah in cui vive questa famiglia. I ricercatori non si aspettano che i risultati della loro ricerca abbia un impatto diretto con la vita di altre persone.
Carlo Petrini dell’ISS Roma, letto l’editoriale Translational
research and experimental medicine in 2012 (Lancet 2012;379:1)
scrive una lettera (Lancet 2012;e34:379)
perorando la causa degli eticisti e sostenendo che i rischi per i pz reclutati
nella ricerca traslazionale vanno ampiamente e correttamente spiegati, non
devono essere considerati solo una questione tecnica, a rischio di conflitto di
interessi, e devono coinvolgere ricercatori delle scienze di base, delle scienze
cliniche e bioeticisti. Vedi articoli sull’etica citate nella Spigolatura di
Febbraio 2012.
Patient-centered care
Shared Decision Making — The Pinnacle of Patient-Centered Care. NEJM 2012;366:780 e Defining “Patient-Centered Medicine”. NEJM 2012;366:782. Illness-oriented care o Patient-centered care?
Con la disponibilità di nuove tecniche diagnostiche e cure l’attenzione del medico si è concentrate sulla malattia e non sul pz. Per questo è stata posta la necessità di un “patient-centered care”: Ne sono stati identificati 8 principali indicatori che includono il rispetto per i valori e le preferenze del pz, necessità di una medicina integrata, informazioni precise e di qualità per il pz e i suoi familiari, conforto fisico (dolore) e psichico, coinvolgimenti dei membri della famiglie e degli amici e facilità di accesso alle cure. Il coinvolgimento del pz va cercato soprattutto quando vi sono scelte divergenti sia diagnostiche che terapeutiche, escluse ovviamente situazioni limite in cui c’è una sola opzione favorevole. Il coinvolgimento del pz aggiunge valore alle scelte e lo fa sentire partecipe di quanto viene fatto. Avremo raggiunto l’obiettivo quando il paziente, debitamente informato e dopo avere ben pensato, ci informa della sua scelta e noi evitiamo di definirla sbagliata sulla base di convinzioni o punti di vista diversi.
PREMI E FONDI DI RICERCA
Brain prize 2012 (Lancet 2012;379:i). Il Grete Lundbeck European Brain Research Prize 2012 di 1 milione di euro è stato assegnato a Christine Petit dell’Ist. Pasteur di Parigi e Karen Steel del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge per l’identificazione di molte delle centinaia di malattie ereditarie causa di sordità.
Got to get a grant. A
great idea will get applicants only so far. But there are other strategies that
can add to the chances of success. Nature 2012;482:429. Come fare per scrivere e avere un
grant. I “dos and
don’ts”, grant-writing blunders.
Interessante.
CONSENSO INFORMATOInformed consent: cultural differences. Informed consent: meet patients’ needs. Nature 2012;483:36. Due lettere: la prima riguarda sperimentazione cliniche nei paesi come Asia e Africa dove vengono fatte sperimentazioni cliniche di istituzioni dei paesi sviluppati: il consenso informato è in genere focalizzato sull’ottenere la firma più che sviluppare uno scambio di informazioni tra ricercatori e partecipanti. Informazioni che devono tenere conto dei fattori locali culturali (mi ricordo che è stato fatto un film, terribile, su questo, e comunque l’argomento riguarda anche noi genetisti clinici quando facciamo ricerca su gruppi etnici in Italia, ndr). La seconda
Nella seconda Silvio Garattini e al. commentano l’articolo “Informed consent on trial.
Nature, News 2012;482:16” (vedi Spigolatura 2/2012) sono d’accordo che va fatto
più conciso e più semplice. I pz vanno informati quando c’è da verificare
l’efficacia di un farmaco, ma possono sorgere problemi di reclutamento quando
si spiega bene che un farmaco viene confrontato con un placebo o con un altro
farmaco meno efficace, senza offrire alcun vantaggio al pz stesso. Vanno
inoltre forniti dettagli sul razionale terapeutico di un farmaco e sulle
proprietà farmacologiche e tossicologici che si conoscono.
ACCADEMIATutto il mondo è paese. Leggetevi Sticking around. Academics who delay retirement could create roadblocks for early-career researchers. Nature 2012;483:233. L’ingresso massivo in Università negli anni ’70 ha creato un numero considerevole di docenti che andranno in pensione. Bene per i giovani? No, perché molti di loro non aspettano e non accettano una posizione malpagata per un incerto futuro, anche perché “when academics retire, universities do not necessarily replace tenure-track lines in a one:one ratio”. Stiamo parlando dell’Italia. No, dell’Australia. E tanto altro. Leggete.
IMAGES IN CLINICAL MEDICINE
Kayser–Fleischer Rings in Wilson’s Disease. NEJM 2012;336:e18. Il segno clinico diagnostico. Guardatelo e ve lo ricorderete.