Raccolta e brevi commenti di articoli di Genetica Medica e
Umana e di interesse generale del mese di Settembre
2013 (Spigolature) che hanno attirato la mia attenzione o curiosità,
pubblicati nelle seguenti riviste: Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature
Biotechnology, Nature Genetics, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature
Reviews Genetics, Nature Reviews Neuroscience, NEJM, PNAS, Science, Cell.
PER I PEDIATRI E PER ALTRI SPECIALISTI
(Neurologi, Ostetrici, Cardiologi, Psichiatri, ORL, Medici della riproduzione, Patologi
ecc.).
Pulse oximetry screening for congenital heart defects. Lancet 2013;382:856.Ormai è accertato che la pulsiossimetria (pinza al dito) per
l’individuazione delle malformazioni cardiache critiche (CCHD), anche di quelle
che possono non essere identificate alla nascita (ricordo che le MC sono le più
comuni malformazioni congenite alla nascita), è efficace (specificità -99.9%- e
sensibilità -76.5%- e pochi falsi positivi -0.14%)(Vedi A new milestone in the history of congenital heart disease. Lancet 2012;379:2401)(Pulse oximetry screening for
critical congenital heart defects in asymptomatic newborn babies: a systematic
review and meta-analysis. Lancet 2012;379:2459)(Spigolature Luglio 2012).Questa
lettera vuole stimolare le società di cardiologia europee a implementare l’uso
della pulsiossimetria.
How to Perform a Punch Biopsy of the Skin. NEJM 2013;369:e13. Quale attrezzatura e come fare una
biopsia cutanea con punzone. Interessante e utile anche per chi vuole fare una
biopsia da cui avere fibroblasti per analisi genetiche. “The procedure is easy to master and has a low risk of
adverse events and complications” (sì, ma non è ben accettata dai bambini,
ndr).
Extramedullary Hematopoiesis in Thalassemia. Imagines
in Clinical Medicine. NEJM 2013;369:1252. Uomo di 31, con
Beta-talassemia intermedia, splenectomizzato, arriva in ospedale per febbre. La
Rx torace rileva un’ombra retrocardiaca. Alla RM masse paraspinali di tessuto
molle senza erosione dell’osso adiacente (vedi immagini). Che si fa? Si va a vedere
cos’è con una biopsia pensando a un tumore. Era l’ematopoiesi extramidollare!
Nella Talassemia capita e possono esserci masse anche addominali o in altre
sedi.
Ivacaftor in a G551D
Homozygote with Cystic Fibrosis. NEJM 369:1280. Successo della terapia con Ivacaftor in pz
omozigote della mutazione G551D. La terapia è meno efficace nel caso di
eterozigosi composta con tale mutazione, in cui, a differenza della più comune mutazione
F508del, ci sono sulla superficie cellulare livelli potenzialmente normali di
canali CFTR non funzionanti.
Genetics of warfarin dosing—one polymorphism at a time. Lancet 2013;382:749. Farmacogenetica della Warfarina, farmaco
anticoagulante il cui effetto deve essere tenuto in stretti limiti terapeutici (International
Normalised Ratio di 2-3) pena la
comparsa di complicazioni serie (questo richiede, quando stabilizzato,
controlli mensili, ndr). I fattori genetici sinora individuati spiegano solo
una piccola parte della variabilità anche perché il metabolismo del farmaco è
complesso. Nello studio di Perera MA e coll. (Lancet 2013;382:790
e su Pharmacogenomics J. 2013 Sep 10. doi: 10.1038/tpj.2013.34) vengono presentati
i risultati in gruppi etnici sinora non studiati come quello degli
Afro-americani e sono stati individuati mediante GWAS varianti con alta
associazione con la dose del farmaco che consentono di individuarne la dose
appropriata. Da sottolineare comunque che la vecchia Warfarina sarà sostituita
con nuovi farmaci per i quali non è richiesto il controllo dei livelli ematici
di INR (dabigatran, rivaroxaban e apixaban)(ma che hanno comunque qualche controindicazione che motiva
in alcuni la continuazione con Warfarina, ndr).
Nonhuman
primate model of schizophrenia using a noninvasive EEG method. PNAS
2013;110:15425. E’ stato sviluppato un modello di
schizofrenia in primati non umani basato sul blocco recettoriale di
N-metilaspartato (NMDA) con un antagonista (ketamina, anestetico dissociativo)
che provoca molti sintomi della schizofrenia se iniettato in soggetti normali.
Quindi un modello che consente misurazioni neurofisiologiche della funzione
sensoriale e cognitiva paragonabile a quanto succede nell’uomo. Si è osservato
una significativa diminuzione di ampiezza dei potenziali evento-correlati P3
(ERP) e di negatività dissonante (mismatch negativity -MMN). Questo modello di
schizofrenia indotta da farmaci potrebbe essere usato per testare farmaci non
solo nella schizofrenia ma anche per altre malattie neuropsichiatriche, dato il
legame noto tra ERP e sistema glutammatergico.
DIAGNOSI PRENATALE
Cell-free DNA screening for trisomy is rolled out in Israel. Lancet 2013;382:846. In Israele le assicurazioni sanitarie rimborsano le donne che sono
state indirizzate dell’ostetrico per il test genetico prenatale non invasivo da
prelievo di sangue materno per l’identificazione della trisomia 21, test che ha
una sensibilità e una specificità vicino al 100%. Le gravide a rischio hanno un
rimborso fino al 70% della spesa che è di 1.200 euro/test. Questa nuova
iniziativa fa parte dell’anticipazione dello screening prenatale al primo
trimestre per malattie non contagiose e di sviluppo. Ci sono alcuni ma: in
caso di positività si deve ancora ricorrere a CVS/amniociti, il test non può
essere un sostituto dell’analisi cromosomica classica perché non riesce a
identificare altre anomalie, i tempi di risposta sono di 10 gg, una
assicurazione spedisce i campioni in California, scarsa quantità di DNA fetale in
una proporzione variabile di casi, soprattutto nelle obese. Qualche critica
quindi per adottare questo test da parte di alcuni ginecologi americani e
inglesi.
OBESITA’
Commento Fighting Obesity with Bacteria. Science
2013;341:1069 e articolo Gut
Microbiota from Twins Discordant for Obesity Modulate Metabolism in Mice. Science 2013;341:1079. Sarebbe utile conoscere se vi siano differenze di composizione del
microbiota intestinale umano per verificare se siano correlate a un fenotipo
fisiologico o patologico. La discordanza di obesità tra gemelli fornisce
un’unica opportunità per esaminare la relazione tra obesità e malattie
associate e il microbiota intestinale (i
microbi ospitati ha un microbioma 100 volte quello del nostro genoma e sono
presenti in prevalenza nell’intestino interagendo con esso nello state di
salute e in molte malattie)(vedi Gut Microbiota, the Genome, and Diet in Atherogenesis. NEJM
2013;368:1647-editoriale- e l’articolo: Intestinal Microbial
Metabolism of Phosphatidylcholine and Cardiovascular Risk. Pg. 1575). E’ stato trapiantato con
gavage orale microbiota, coltivato e non coltivato, fecale umano di 4 coppie di
gemelle discordanti per obesità in due gruppi di topi di 8-9 settimane, privi
di germi, nutriti con dieta povera di grassi e con dieta con livelli differenti
di grassi saturi, frutta e vegetali tipica della dieta USA. Questo ha
consentito di far crescere i germi del donatore e poi verificarne l’effetto
sulla composizione corporea, il fenotipo metabolico e l’interazione
dieta-microbiota. Il microbiota fecale delle gemelle obese (Ob) comporta un
aumento della massa corporea e dell’adiposità rispetto a quelle non obese (Ln).
Le differenze correlano con l’aumento di fermentazione degli acidi grassi a
catena corta nel Ln e un aumentato metabolismo di amnioacidi a catena
ramificata nel Ob e altro. La coabitazione di topi Ob e topi Ln previene nei
topi Ob l’aumento dell’obesità e della massa corporea con trasformazione del
profilo del microbiota simile a quello Ln: Questo evento correla con
l’invasione di membri di batteroidi dal microbiota di Ln in quelli Ob e si
verifica quando la dieta è povera di grassi saturi e ha alto contenuto di
frutta e vegetali, mentre non si verifica con l’esatto contrario. Questo
significa che l’interazione trasmissibile e modificabile tra dieta e microbiota
intestinale influenza la biologia dell’ospitante.
EPIGENETICA
Single-Cell
DNA-Methylation Analysis Reveals Epigenetic Chimerism in Preimplantation
Embryos. Science 2013;341:1110.
Nei mammiferi l’imprinting genomico assicura un’adeguata espressione genica
monoallelica specifica per l’origine parentale, al prezzo però di malattie da
difetto di imprinting. I difetti di imprinting genomico, che interessa regioni
locus-specifiche differentemente metilate (DMR), derivano da mutazioni sia
genetiche che epigenetiche, con il frequente coinvolgimento simultaneo in
queste ultime di più loci causa questo di fenotipi complessi e in genere poco
conosciuti. Queste alterazioni avvengono probabilmente durante la
riprogrammazione genomica negli embrioni di mammiferi prima dell’impianto. Ma
poco si sa per la difficoltà di analizzare embrioni nei primi stadi di
sviluppo.Viene qui applicata una nuova tecnica per verificare nella singola cellula, in embrioni di topo di 8 cellule, errori di metilazione del DNA in più loci per identificare alterazioni del mantenimento di marcatura epigenetica con formazione di topo chimerico (mosaico? Ndr) con fenotipo imprevedibile che porta all’arresto di sviluppo. Il grado variabile di ipometilazione di DMR che si osserva nei pz probabilmente riflette questo mosaicismo di cellule normalmente o non normalmente imprinted, meccanismo proposto per alcune malattie da alterato imprinting come il Diabete transitorio neonatale. Lo stesso potrebbe dirsi per gli aborti spontanei precocissimi.
Come per le malattie mitocondriali l’approccio applicato nel topo di trasferimento del pronucleo in zigoti normali enucleati potrebbe costituire una possibile terapia per le sindromi con difetto imprinting da epimutazione.
Evolution Heresy? Epigenetics Underlies Heritable
Plant Traits. Science 2013;341 1055. Molti di coloro che si interessano di evoluzione
non prendono in considerazioni l’ipotesi che possano avere un ruolo
nell’evoluzione modificazioni che non interessano il DNA, come l’aggiunta di
gruppi metilici al DNA.
Al congresso annuale della European Society for
Evolutionary Biology dello scorso Agosto un genetista quantitativo olandese e i
suoi collaboratori, sulla base di precedenti studi di autori francesi, presentano
dati che provano che modificazioni ereditabili di alcune caratteristiche delle
piante, come il periodo della fioritura, la lunghezza delle radici e altro sono
proprio dovute a modificazioni epigenetiche, non di sequenza del DNA.
The Sins of
Your Maternal Grandparents. Riassunto
di Cell del lavoro Mutation in Folate
Metabolism
Causes
Epigenetic Instability and Transgenerational Effects on Development, Cell
2013;155:81. E’ noto l’effetto di deficit di folato
materno nello sviluppo fetale con rischio di malformazioni (cardio-vascolari,
DTN), deficit di crescita e anomalie placentari. Ci sono risultati contrastanti
di lavori che dimostrano alcuni un’associazione altri una non associazione tra
polimorfismi del pathway dei folati e rischio di specifiche malformazioni.
Inoltre nei topi con mutazioni di geni di questo pathway non si producono
questi effetti. Ma sappiamo anche che nei mammiferi il metabolismo dei folati e
della metionina sono importanti per il successo della gravidanza.Ora nell’articolo si valuta l’effetto transgenerazionale dell’anomalo metabolismo genetico dei folati nel modello animale (topo) con variante ipomorfa del gene Mtrr (metionina sintasi reduttasi) che altera il metabolismo dei folati: nonni materni con questa variante hanno nipoti wild-type (anche la madre) con deficit di crescita intrauterina e le malformazioni su elencate. La placenta dei nipoti mostra instabilità epigenetica e alterata espressione genica. Questo effetto sullo sviluppo fetale persiste sino alla quinta generazione probabilmente per una eredità transgenerazionale epigenetica.
Epigenetic
Regulation of Mouse Sex Determination by the Histone Demethylase Jmjd1a. Science
2013;341:1106. Sono noti vari fattori di trascrizione
che partecipano alla determinazione sessuale dei mammiferi e dei marsupiali, con
il fenotipo maschile determinato da SRY, gene localizzato sul cr. Y (vedi sotto).
Da poco si conoscono anche specifici fattori di regolazione epigenetica e anche
specifici fattori di regolazione epigenetica. Nel lavoro si dimostra che una
proteina che contiene un dominio jumonji C (responsabile dell’attività
demetilasica), Jmjd1a, catalizza la demetilazione di H3K9
(lisina 9 dell’istone H3) del gene Sry nel topo consentendone
l’espressione ai livelli richiesti per la sua funzione. L’ablazione di Jmjd1a
nel topo è causa del fenotipo sex-reversal (da maschio a femmina). Viene quindi
identificato un nuovo meccanismo di regolazione Sry e un ruolo rilevante della
regolazione epigenetica nella determinazione del sesso nei mammiferi.
Ancora
a proposito di sex-reversal:
Inherited human
sex reversal due to impaired nucleocytoplasmic trafficking of SRY defines a
male transcriptional threshold. PNAS on line Sept 3, 2013:E3567. Sono noti vari fattori di trascrizione che partecipano
alla determinazione sessuale dei mammiferi con il fenotipo maschile determinato
dal gene SRY (Sex
determining Region Y), sul cr. Y che codifica per un fattore
architetturale di trascrizione (Testis-determining
Factor)(TF); le cui mutazioni più note interessano il HMG-box e classicamente ostacolano
lo specifico legame del DNA alterando l’angolo di contatto proteina-DNA causando
il fenotipo somatico femminile (sex reversal)(sindrome Swyer)(MIM # 400044). Ne sono note due varianti (V60L e 190M) condivise da
padre e figlia con due differenti esiti: differenziazione testicolare con
virilizzazione nel padre, iniziale differenziazione ovarica che porta alla
disgenesia gonadica nella figlia XY, sterile. Nel lavoro si vuole misurare,
ricorrendo a tali varianti con limitato effetto, la soglia trascrizionale per
la determinazione testicolare. Nelle cellule embrionali pre-Sertoli di topo con
queste varianti vi è un normale legame al DNA, ma vi è uno specifico difetto di
trasporto bidirezionale nucleo-citoplasmico di SRY umano. Conclusioni del lavoro: SRY come meccanismo di sviluppo che assicura una variazione fenotipica dei mammiferi ha avuto un’evoluzione sul filo dell’ambiguità.
MITOCONDRI
***Germline mitochondrial DNA mutations aggravate ageing and can impair brain development. Nature 2013;501:412. L’accumulo di mutazioni del mtDNA è alla base dell’invecchiamento. Il mtDNA ha infatti un alto tasso di mutazione, che però è bilanciato da vari meccanismi che riducono la trasmissione materna del mutato; l’eteroplasmia mtDNA è comunque un evento comune e spesso ereditata. Nel lavoro si vuole verificare nel modello murino quanto contribuiscano all’invecchiamento le mutazioni di mtDNA. La trasmissione materna di mutazioni mtDNA in topi con genoma nucleare normale causa un modesto invecchiamento. Invece nei topi mutatori mtDNA (modello animale con difetto di polimerasi γ (PolgA) ndr), la trasmissione materna di mutazioni mtDNA nei mutatori eterozigoti (PolgA wt/mut) anticipa la ridotta fertilità e nei mutatori omozigoti (PolgA mut/mut) l’invecchiamento è molto precoce. Come risultato inatteso si è visto poi che la combinazione di mutazioni trasmesse e di mutazioni somatiche determina malformazioni cerebrali casuali, il che fa pensare che il doppio hit (presenza di mutazione trasmessa e massiva mutagenesi somatica) sia alla base delle malformazioni cerebrali e dell’invecchiamento.
Specific
elimination of mutant mitochondrial genomes in patient-derived cells by
mitoTALENs. Nature Medicine 2013;19:1111. Le mutazione patogene di mtDNA sono
eteroplasmiche con mtDNA normale che compensa l’effetto del mutate evitando una
crisi energetica cellulare. Ma quando prevale (4:1) il mutato si sviluppa la
malattia. Sono stati infruttuosi i tentativi di ridurre la proporzione del
mtDNA mutato.
Viene
verificata la possibilità di utilizzare una tecnica di ingegneria genetica relativamente
recente (TALEN)(transcription activator–like effector nucleases)(vedi Genomic cruise missiles. Science
2012;338:1526)(Spigolature Dicembre 2012) mitocondri specifica (mitoTALEN) che
taglia il DNA in siti specifici con la riparazione che modifica la sede mutata
del gene. E’ stato provata in vitro in cellule umane con eteroplasmia per una
comune delezione del mtDNA o con una mutazione puntiforme causa di Atrofia
ottica Leber con distonia. Funziona e l’effetto permane. Possibile terapia.
Mitochondrial
Replacement, Evolution, and the Clinic. Science 2013;341:1345. Sottotitolo: “Mitochondrial
replacement therapy might bear health risks, especially for males”. Le malattie mitocondriali, spesso dovute a mutazioni mtDNA e
possono manifestarsi con un ampio spettro di gravi segni clinici per i quali
non c’è ancora una cura. Vengono trasmesse dalla madre ai figli. Recentemente,
soprattutto in Inghilterra, è stato proposta una strategia terapeutica con
sostituzione mitocondriale dell’oocita della portatrice con la tecnica di
inserire il nucleo fertilizzato di un oocita liberato dai relativi mitocondri
che portano la mutazione mtDNA in una cellula uovo di donatrice denucleata che
ha mitocondri normali (Three-parent baby)(vedi DNA transplants. Nature 2013;499:10)( A slippery slope to human
germline modification. Nature 2013;499:127. A personal take on events ( Marcy
Darnovsky). Sottotitolo: The United Kingdom’s decision to trial the technique
of mitochondrial replacement is premature and ill-conceived )(Spigolature Luglio 2013 e
precedenti). Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA) inglese,
che ha avuto il compito dal governo di verificare se sia applicabile come
approccio terapeutico, ha prodotto un documento scientifico. Il U.K. Nuffield
Council on Bioethics e il Medical Research Council and Wellcome Trust ritengono
che non ci siano ostacoli etici (“come cambiare la batteria della fotocamera”).
I tre macachi (cercopitechi) nati in questo modo a 3 anni stanno bene. Vi è
stata nel 2012 una sorta di referendum nazionale e la tecnica sarà sottoposta a
un dibattito parlamentare nel 2014 (in UK almeno il parlamento discute di cose
serie, ndr).
ETICA
Alarm Over Autism Test. Science 2013;341:1164. “A hypothesis
that maternal antibodies can impair fetal brains stirred plenty of doubts and
that was before the researchers set out to turn it into a test for predicting
autism”. Nel 1998 un ricercatore inglese
pubblicò un articolo su Lancet dicendo che 8/12 bambini sottoposti a vaccinazione
MMR avevano sviluppato in modo acuto i segni di autismo, poi l’articolo è stato
ritrattato perché basato su dati falsificati (e l’autore radiato dall’albo dei
medici). Ora rispunta l’ipotesi di una base immunitaria con la produzione da
parte delle madri con figli con autismo di anticorpi anti-encefalo che determinerebbero
una lesione dei neuroni fetali. Una compagnia americana sta preparando un kit
di identificazione di questi anticorpi da applicare prima della gravidanza o
come marcatore di rischio fetale. Ci sono pareri pro (anche sulla base di alcuni studi sugli animali) e pareri ferocemente contro, perché anche se fosse vero con i dati che l’immunologo ha pubblicato il valore predittivo positivo sarebbe troppo basso (16.5%)(mentre la compagnia scrive che tale valore è del 99%) e poi commenta un ricercatore “This is very, very premature. …I’m amazed that they’re going ahead at this point and trying to commercialize a test”. Occorrono studi su un’ampia popolazione per verificare questa ipotesi, che alcuni considerano così: “This whole thing could be a house of cards”.
The ethics of
participant-led biomedical research. Nature Biotechnology 2013:31:786. Il reclutamento dei pz nella ricerca sta cambiando, con pz
che direttamente si interessano e condividendo le loro esperienze e fanno
ricerca e costituiscono una comunità di pz on-line, come PatientsLikeMe (http://www.patientslikeme.com/) e Cure Together (http://curetogether.com/blog/about/) (vedi Deals center on self-reported patient data services. Nature
Biotechnology 2012;30:1016). Vi sono quindi 2 promettenti e interconnessi trend
della ricerca biomedica: il primo con il crescere dei media sociali e il
superamento del problema privacy con il self-reporting dei dati. Il secondo con
la formazione di nuovi modelli di ricerca e il coinvolgimento anche dei pz e
con il sistema di “crowdsourcing”,
che è un concorso a premi on-line chiamando a partecipare persone fuori
dall’accademia e dalle discipline biomediche (vedi Crowdsourcing genetic prediction of clinical utility in the Rheumatoid
Arthritis Responder Challenge. Nature Genetics (correspondence) 2013;45:468).
Tutto
questo è chiamato “participant‐led research” (PLR), diverso dal classico “investigator‐led research” (ILR). Rimane però vitale
assicurare che l’uno e l’altro sistema siano scientificamente e eticamente
rigorosi.
ZIBALDONE
****Gene tweaking (piccoli aggiustamenti, ndr) for conservation. Science 2013;501:485. Delle specie viventi che ci sono ora se ne estingueranno dal 15 al 40% entro il 2015 per i cambiamenti climatici, per la perdita del loro habitat o per cause dovute alle attività umane. C’è un dibattito aperto su come contrastare questa estinzione. Una possibilità potrebbe essere quella, chiamata adattamento facilitato, di introdurre nella specie che vogliamo salvare alleli adattativi o varianti genetiche utilizzando l’ingegneria genetica, un po’ come è stato fatto per i vegetali (oggi il 12% della terra coltivata ha raccolti geneticamente modificati). Meglio così che pensare di spostare intere popolazioni di animali con complicazioni di tipo socio-economico e ecologico come quello di danneggiare le specie che vivono in quella sede. Ma l’opzione di adattamento facilitato comporta alcuni problemi che vengono presi in considerazione dal commento su Science. Le tre modalità sono: 1. incroci o ibridizzazione con individui della stessa specie tra popolazioni meglio adattate per introdurre alleli benefici nella popolazione a rischio, 2. trasferimento diretto nel genoma della popolazione a rischio di specifici alleli di popolazione ben adattata, 3. introduzione di geni da popolazioni ben adattate introdotte nel genoma di popolazione di un’altra specie a rischio estinzione. Ogni tecnica ha i suoi rischi e complicazioni. Il primo metodo ha avuto successo per la vipera svedese e i pochissimi puma della Florida (Puma concolor coryi) incrociati con i puma texani (Puma concolor stanleyana); ma i rischi sono di introdurre malattie, diluire gli alleli locali dell’adattamento e la distruzione dei set di geni coadattati. Il secondo metodo potrebbe essere efficace; sono stati infatti identificati alleli che danno tolleranza alla temperatura alla trota arcobaleno (edibile, ndr), alleli che potrebbero essere trasferiti in uova o embrioni di pesci a rischio per l’aumento della temperatura delle acque. Ma ancora l’introduzione di alleli potrebbe alterare le interazioni dei geni e ambiente e le interazioni dei geni coadattati. Terza: l’approccio transgenico (diverse specie) è stato adottato nei vegetali (geni del riso e dell’Arabidopsis rendono il pomodoro più resistente al freddo) e negli animali (sostituzione di un enhancer trascrizionale arti-specifico del topo con l’omologo del pipistrello= topo con dita lunghissime)(a fare che? ndr), ma è difficile prevederne gli effetti a distanza. Sono in atto varie iniziative ma soprattutto stimoli per affrontare la questione, come la formazione di team fatti da ricercatori che si occupano di organismi, ecologi, biologi molecolari e specialisti del clima. Ma va cambiata anche la nostra mentalità di come considerare la biodiversità, la sua etica, le pratiche per conservarla e l’impatto sulla società. E il ricorso all’ingegneria genetica ci farebbe forse trascurare interventi per il cambiamento climatico. Ma per alcune specie probabilmente l’adattamento facilitato è l’unico modo per salvarle. Magnifico! (which of these 3 options for the Italian sub-species? ndr).
Men’s testes size negatively tied to parenting involvement. PNAS 20 Sept 2013 110:15504. Una teoria
chiamata Life History Theory (Life history
theory posits that the schedule and duration of key events in an
organism's lifetime are shaped by natural selection to produce the largest
possible number of surviving offspring) dice che l’incrocio
e la genitorialità sono tra loro in competizione data
la limitata energia che gli animali spendono per la riproduzione. Secondo alcuni studi la riduzione del
testosterone riduce i tentativi di incrocio incanalando le risorse verso la
cura paterna della prole. E i livelli di testosterone e la produzione di sperma
sono associati al volume testicolare. Nel lavoro (Testicular volume is inversely correlated with
nurturing-related brain activity in human fathers. Pg. 15746) si verifica se vi sia un rapporto tra il volume
testicolare e impegno paterno verso i figli in 70 maschi di età 21-43 anni con figlio di 1-2 anni.
E’ stata usata la RM per calcolare il volume testicolare e per
monitorare le regioni cerebrali implicate nella motivazione parentale mentre il
volontario guarda fotografie del proprio figlio/a o di un bambino o di un
adulto non conosciuti. Alla moglie è stato chiesto di specificare con un
questionario il reale impegno del marito verso il figlio. Le dimensioni
testicolari sono risultate correlate negativamente con l’attività delle regioni
cerebrali della cura paterna mentre il volontario vedeva le fotografie del
figlio. Secondo gli AA il rapporto tra volume testicolare e attività cerebrale
di dedizione al figlio suggerisce un compromesso tra generare e allevare i
figli.
Falling prices
and unfair competition in consumer Genomics. Nature Biotechnology 2013;31:785. Lettera sulla guerra dei prezzi delle analisi genetiche.
A Causative Link Between Inner Ear Defects and Long-Term Striatal
Dysfunction. Science 2013;341:1120. Bambini con grave sordità NS e
anomalie vestibolari, spesso presenti (20-95% dei casi), presentano molto
frequentemente disturbi comportamentali e iperattività, interpretati sino a ora
come effetti secondari dovuta e fattori
sociali e ambientali. Nel lavoro si dimostra con un’analisi molecolare e
comportamentale che in topi con doppia mutazione o mutazione tissutale
specifica di Slc12a2 la disfunzione dell’orecchio
interno causa iperattività motoria aumentando nel nucleo accumbens i livelli di
pCREB (phosphorylated adenosine 3’,
5’-monophosphate response element–binding
protein) e di (pERK), importanti mediatori di neurotrasmettitori di segnale e
di plasticità. Il nucleo accumbens è un sistema di neuroni situato nella porzione ventrale dello striato
regione e coinvolto nella mediazione degli effetti gratificanti e motivazionali.
Questo
significa che l’iperattività, sinora ritenuta una disfunzione cerebrale, può
avere altre origini e che i disturbi comportamentali nel deficit uditivo
possono essere annullati farmacologicamente con il ricorso a inibitori (SL327) delle
chinasi MEK o ERK.
Le
api mellifete. Cosa succede quando in un nido manca la regina? La maggior parte
delle api di un nido è costituito da femmine sterili e pochi maschi, oltre
all’ape regina. Le api operaie procurano il cibo, si prendono cura della regina e dei piccoli (le più giovani), costruiscono e
difendono il nido (le più vecchie). Con Queenless Altruism. Science del 27 Settembre 2013, si commenta un articolo (non ho letto perché non ho
il collegamento alla rivista)(Curr. Biol. 2013;23:1574) in cui si studia cosa succede nei nidi senza regina: le
operaie che depongono uova (che saranno tutte
di sesso maschile) fanno come quelle che non le depongono (che hanno ovaie meno
sviluppate) procurando cibo e difendendo il nido; quelle che si riproducono
sono metabolicamente impegnate nel preparare il cibo e nella produzione
di cera. Quindi nel nido senza ape regina si perde un
po’ di specializzazione, con un conflitto riproduttivo con api che si
riproducono badando alla loro prole, ma nello stesso tempo tutte le api
conservano il comportamento altruistico per il bene della colonia.
Ennesima
nota sul verdetto per il terremoto dell’Aquila. L’Aquila’s Aftershocks Shake Scientists. Science 2013;341:1451 (vedi precedenti tra cui : Italian Quake
Verdicts Rattle Researchers. Science 2012;338:1526)(Spigolature Dic 2012) e precedenti. Questa volta è un componente della Commissione Grandi Rischi nel 2009, Enzo
Boschi, che fa il punto della situazione che si è venuta a creare dopo la
decisione del tribunale di condannare lui (6 anni di reclusione) e altri componenti
della commissione per non avere informato adeguatamente la popolazione
dell’Aquila per il terremoto del 6 Aprile del 2009 che ha causato, come
sappiamo, 309 morti (molti giovani). Una lucida analisi del prima e del dopo
terremoto e la conclusione finale: “What could I do to avoid conviction?
I suppose I
should have foreseen the earthquake!”.
Elimination of female genital mutilation/cutting. Lancet 2013;382:1080. L’UNICEF riporta le statistiche di questa orrenda pratica nel mondo in
un periodo di 20 anni (non viene specificato quando, ma i risultati sono
recenti: UNICEF.
Female genital mutilation/cutting: a statistical
overview and exploration of the dynamics of change. New York, NY:
UNICEF, 2013.). Vedetevi la
cartina che mostra nel Medio oriente e in Africa la proporzione di donne di età
tra i 15 e i 19 anni che hanno subito la mutilazione genitale: Egitto, Sudan e
Somalia >80%; Mauritania, Liberia, Burkina Faso, Etiopia 51-80% e poi in
decrescendo. La prevalenza di mutazione femminile sta comunque calando,
confrontandolo con quella di donne più anziane, ma solo in alcune nazioni (come
in Kenia), ma in altre no anche se sembra che stia cambiando l’attitudine a
questa pratica (sarebbe interessante sapere cosa succedeva e cosa succede ora
in altre nazioni come quelle europee, studiando la prevalenza per età delle
amputate, ndr).
Nessun commento:
Posta un commento