Raccolta
e brevi commenti di articoli di Genetica Medica e Umana e di interesse generale
del mese di Giugno 2014 (Spigolature) che hanno attirato la mia
attenzione o curiosità, pubblicati nelle seguenti riviste: British Medical
Journal, Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature
Genetics, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature Reviews Genetics, Nature
Reviews Neuroscience, NEJM, PNAS, Science & Cell.
EPIGENETICA
Epigenetics in health and disease: heralding the EWAS era. Lancet
2014;383:1952.
Commento del lavoro sullo stesso fascicolo (DNA
methylation and body-mass index: a genome-wide Analysis. Pg. 1990) in cui è stata applicata l’analisi di metilazione
genome wide dei siti CpG in relazione all’indice BMI di un’ampia casistica di persone
di origine europea. L’aumento di BMI è associato ad un’aumentata metilazione
del locus HIF3A nelle cellule ematiche e nel tessuto adiposo, gene che codifica
un componente del fattore di trascrizione inducibile dall’ipossia che media la
risposta cellulare all’ipossia regolando l’espressione di molti geni. Questo
fattore di trascrizione era già noto come correlato con il metabolismo e
l’obesità.
PER I PEDIATRI E PER ALTRI SPECIALISTI (Neurologi, Ostetrici, Cardiologi,
Psichiatri, ORL, Medici della riproduzione, Patologi ecc.).
***
Spot Diagnosis. Clinical problem-solving. NEJM
2014;370:2229.
Bambina di 8 anni con improvvise crisi convulsive. La RM cerebrale identifica
gliobastoma multiforme. Intervento NCH e terapia. Dopo qualche tempo comparsa
di lentiggini e 2 macchie caffè-latte che fanno sospettare la Neurofibromatosi
(ma il sospetto è del tutto ingiustificato per la clinica e per come si sono
presentati, ndr). E allora cominciano a guardare la famiglia (ma non si poteva
fare prima? Ndr) e scoprono altre patologie tumorali. Utile la diagnosi
differenziale che viene fatta partendo dalle macchie caffè-latte (la diagnosi
abbastanza scontata, ndr).
***
Pregnancy and Infection. NEJM 2014;370:2211.
Domande: “Are pregnant women at increased risk for acquiring infections? Are
pregnant women with infection at increased risk for severe disease”? Sì:
“pregnant women are more severely affected by infections with some organisms,
including influenza virus, hepatitis E virus, herpes simplex virus, and malaria
parasites. The evidence is more limited for organisms that cause
coccidioidomycosis, measles, smallpox, and varicella”. Nella Review vengono
presentate “new knowledge about the severity of and susceptibility to
infections in pregnant women. We focus on the infections for which there is
evidence of increased severity or susceptibility during pregnancy that is not
fully explained by mechanical or anatomical changes, and we discuss these
infections in light of new findings on immunologic changes during pregnancy”.
Quindi: “Vaccination before and during pregnancy, which has proved safe and
effective for a number of infectious agents, could one day be expanded to
include vaccines against other relevant pathogens, such as HSV, HEV, and
malaria parasites”, con benefici non solo per la madre ma anche per il bambino.
Skin disease in pregnancy. BMJ 2014;348:3489. Utile per gli ostetrici anche per scegliere i
farmaci giusti.
Gearing up (preparativi, traduzione a
braccio, ndr) for a closer look at the human placenta. Science 2014;
344:1073. “Workshop
participants build an agenda for research on this oft-ignored bridge between
mother and fetus”. Cosa fa per te la placenta? “.. sustained you …. for 9 months, serving as your lungs
and kidneys and pumping out hormones while you developed in the womb”. E
quanto ne sappiamo della placenta? “It’s the least understood human organ”. C’è stato la scorsa settimana (primi di
Giugno 2014) un workshop sponsorizzato dal National Institute of Child Health
and Human Development (NICHD) in Bethesda (USA) in cui si è parlato di come
monitorare la placente in gravidanza, e dei farmaci utili quando funziona male.
Cell-free Fetal DNA — A Trigger for Parturition. NEJM
2014;370:2534. C’è un
rapporto tra elevate livelli di DNA fetale libero nel plasma materno e parto.
Probabilmente il meccanismo avviene con la stimolazione di eventi
proinfiammatori (citochine e chemochine) in assenza di infezione e successiva
rottura delle membrane.
**
A 3 month old infant with a “strawberry” red mass on her nose. BMJ
2014;348:g3810. Bella
gestione clinica di un bambino di 3 mesi con un angioma cavernoso al naso,
comparso a 1.5 mesi e cresciuto rapidamente (da imparare cosa e come si fa,
ndr).
What are the four phases of clinical research trials? BMJ
2014:348:3727. Endgames:
utile confrontare quello che si sa e quello che è.
Atrial septal defects. Lancet
2014;383:1921. Il DIA è
come frequenza la terza malformazione cardiaca (0.56 per mille nati vivi). E’
composto da Pervietà del forame ovale, presente in tutti i neonati e col tempo
in genere – come avviene nel 75% dei casi in età adulta - si chiude; Difetto
settale atriale secondo della fossa ovale generalmente dovuto a uno o più
difetti del septum primum, che può nei casi più gravi essere assente; Difetto
settale atriale primo che è la forma più grave dei difetti del canale
atrioventricolare; Difetti del seno venoso (4-11% dei DIA); Difetti del seno
coronarico da anomalo sviluppo della parete tra seno coronarico e atrio sn;
Atrio comune (unico) da mancato sviluppo del setto interatriale, spesso presente
nei pz con eterotassia (ottima anche se piuttosto complessa iconografia, ndr). Il
DIA in genere è sporadico da causa non identificabile, raramente familiare con
trasmissione AD. Vari geni implicati tra cui alcuni fattori di trascrizione NKX2-5, GATA4 e TBX5 e il gene miosinico MYH6. Per i Difetti settali tipo secondo esiste un rischio empirico di
ricorrenza per i consanguinei. E sono frequentemente sindromici (Holt-Oram, Ellis van Creveld, Noonan,
Jarco-Levine, Budd-Chiari, s. Down).
Il Seminario prosegue con la fisiopatologia dei DIA, la storia naturale,
incluse le complicazioni dell’età adulta e in gravidanza, la presentazione
clinica, la diagnosi, la terapia chirurgica,
Pitx2-microRNA
pathway that delimits sinoatrial node development and inhibits predisposition
to
atrial fibrillation. PNAS 2014;111:9181.
La fibrillazione (AF) è la più comune causa di aritmia potenzialmente causa di patologie
vascolari invalidanti, con frequenza in rapida crescita per l’aumento dell’età
della popolazione. Studi di associazione (GWAS) hanno individuato un locus di
suscettibilità in prossimità di un gene homeobox paired-like homeodomain
transcription factor 2 (Pitx2). Una variante di Pitx2 è un forte fattore di
rischio di AF precoce, non correlata all’ipertensione o al diabete, che
comporta un maggior rischio di ictus tromboemolico e di ricorrenza dopo terapia
ablativa.
E’ stato
individuato nel topo un pathway genetico Pitx2 e microRNA (miR) che delimita lo
sviluppo del nodo senoatriale e che inibisce la AF. Va verificato se questo si
verifica anche nell’uomo.
Twin-to-twin transfusion syndrome:
knowing our boundaries. Lancet
2014;383:2108. Commento dell’articolo (Fetoscopic
laser coagulation of the vascular equator versus selective coagulation for
twin-to-twin transfusion syndrome: an open-label randomised controlled trial. Pg. 2144) sul risultato della sperimentazione randomizzata
sulla tecnica di separazione della vascolarizzazione nel caso di gemelli
monocoriali con rischio di trasfusione feto-fetale.
Solo in Australia poteva succedere: A
coagulopathic dilemma: snakes or genes. Lancet 2014;383;2184. Comunque alla
fine si trattava di un difetto di fattore XII, diagnosi complicata dagli
effetti del veleno sulla coagulazione.
Statistica
What is a non-randomised controlled trial? BMJ 2014;348:4115. Già,
cos’è?
TERATOLOGIA
Eight more people in UK sue Grünenthal and Diageo over thalidomide. BMJ
2014;348:g3806. News: la
compagnia farmaceutica tedesca che ha prodotto il Talidomide (in commercio dal
1958 al 1961) e la compagnia che ha fornito il medicinale in UK dopo 10 anni di
una battaglia legale hanno accettato di compensare le vittime inglesi del farmaco
spacciato come un blando sedativo e antinausea per le gravide. Ma molti pz non
avevano i criteri clinici per essere considerati vittime del teratogeno e non
hanno avuto alcun compenso. Ora, in base alle nuove conoscenze sull’azione del
farmaco, si ritiene che vadano rivisti i criteri diagnostici e che possano
essere considerati vittime del farmaco molti di coloro che erano stati esclusi.
Analoga azione in Australia e Nuova Zelanda e, nel 2013 anche in Spagna (l’Italia
buon ultima, colpevolmente nessuno si è mosso in passato. Ci
muoviamo ora? Ndr).
Antidepressant Use in Pregnancy and the Risk of
Cardiac Defects. NEJM 2014;370:2397. Non si sa se l’uso in gravidanza di
inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)(antidepressivi
nontriciclici) e di altri adepressivi siano associati a malformazioni
congenite. In particolare sembra esserci un’associazione tra uso di paroxetina
e patologia del tratto di efflusso del ventricolo ds e dell’uso sempre in
gravidanza di sertralina e difetti settali. Studio di quasi un milione di
gravide tra il 2000 e il 2007 da 3 mesi prima dell’ultima mestruazione a 1 mese
dopo la nascita focalizzato sull’associazione tra uso di antidepressivi nel 1°
trimestre di gravidanza e difetti cardiaci nei neonati. Il 6.8% della gravide
ha assunto antidepressivi. Non significativo rischio di anomalia cardiaca nei
figli nati vivi di coloro che avevano assunto SSRI, paroxetina o sertralina
(non conosco la completa metodologia di studio, mi chiedo se hanno considerato
gli aborti spontanei o provocati e i nati morti, ndr).
BIOLOGIA-EVOLUZIONE
Strong male
bias drives germline mutation in chimpanzees. Science 2014;344:1272. Nella
specie umana le mutazioni germinali hanno un tasso di mutazione puntiforme di
1.2 x 10-8 per base/generazione, con una aggiunta ogni anno solo per
i maschi di altre 2 mutazioni e con una complessiva maggior frequenza (di 3-4
volte) di mutazioni nei maschi rispetto alle femmine. E in altri mammiferi a
noi vicini? Nello scimpanzè (Pantroglodita vero) il tasso di mutazione è simile
ma con maggiore effetto dell’età paterna (si aggiungono ogni anno in media 3
mutazioni) e una sproporzione maggiore di mutazioni puntiformi nei maschi
rispetto alle femmine (7-8 volte di più).
X chromosome regulation: diverse
patterns in development, tissues and disease. Nature Reviews Genetics 2014;15:367. Review sulla regolazione dell’espressione dei geni a
localizzazione X, su quanto di nuovo si sa grazie alle nuove tecniche genetiche
e agli studi sugli embrioni nella prima fase dello sviluppo di vari mammiferi,
umani inclusi, sul processo dell’inattivazione del cromosoma X, sul suo inizio,
diverso da specie a specie, e sulla sua distribuzione tissutale. La complessità
e la variabilità della regolazione di dose genica interferisce, come sappiamo,
anche sulla gravità delle malattie da mutazioni XL.
Vedi anche
RLIM is
dispensable for X-chromosome inactivation in the mouse embryonic epiblast. Nature 2014;511:86.
Google for genomes. Nature Biotechnology 2014;32:508.
Avviso di Google Genomics di un’applicazione (application programming interface),
che consente di conservare in una infrastruttura Google mediante sistema cloud
sequenze di DNA. Altre
iniziative Google per la genetica. “We’re aiming to
provide capabilities that are complementary to the
efforts of organizations like NCBI”. Le premesse sono buone: “Google’s
datamining tools may open up “relevant huge new markets in wellness and
precision medicine,” through “encouraging truly shareable data from properly
consented people/patients”.
CELLULE
STAMINALI
Young blood rejuvenates old brains. Nature Medicine
2014;20:582. “Age-related cognitive decline
occurs in many mammals, including humans, resulting from a decline in
hippocampal function, and it is associated with reduced synaptic plasticity in
hippocampal circuits”. Nello stesso fascicolo viene pubblicata una ricerca (Young blood
reverses age-related impairments in cognitive function and synaptic plasticity
in mice. Pg. 659) in cui si dimostra che il
deficit cognitivo dei topi anziani è in gran parte reversibile se esposti a
sangue di topi giovani. Infatti la parabiosi con connessione dei sistemi
circolatori di due topi anziani non modifica la plasticità sinaptica, mentre la
parabiosi tra un topo vecchio e uno giovane causa nell’anziano un incremento
delle proteine della plasticità sinaptica e un incremento delle spine
dendritiche. Se si trasfonde plasma “giovane” (topi di 3 mesi) in topi vecchi
(18 mesi) per 21 giorni si assiste a un miglioramento della memoria, come se
avessero 3 mesi; tale effetto non si verifica se si denatura il plasma da
trasfondere con il calore. L’effetto sulla plasticità sinaptica e sulla memoria
nei topi avviene, almeno in parte, con la mediazione di Creb (proteina legante
rispondente a AMP ciclico).
ZIBALDONE
The scoliosis of Richard III, last Plantagenet King of England: diagnosis
and clinical significance. Lancet 2014;383:1944. Studiata con CT 3D la colonna vertebrale di Riccardo
III e ricostruita in un modello in 3D in
plastica (vedi My
kingdom for a DNA sequencer. News. Nature Neuroscience 2014;32:305)(vedi
Spigolature Aprile 2014). Non congenita, non da paralisi cerebrale, non da
sindrome (come Marfan), probabilmente a inizio pre-adolescenziale (sui 10 anni)
idiopatica. Quindi probabilmente meno “gobbo” di come l’ha descritto
Shakespeare.
Come
trovano la strada di casa le api?
Bee navigation and cognitive maps. PNAS 2014;111:8698. Commento
del lavoro Way-finding in displaced clock-shifted bees proves bees
use a cognitive map. Pg.
8949 in cui ricorrendo a una sfasatura di 6
ore del loro ritmo circadiano (anestetizzandole!), spostandole di sede e al
posizionamento di un transponder sul loro torace si dimostra che tornano al
loro nido come le altre con la stessa velocità e accuratezza suggerendo anche
per loro, come per i mammiferi, una navigazione usando mappe cognitive che
riconoscono il terreno familiare e che continuamente consultano ed aggiornano
(a me sono sempre mancate, ndr).
Memories--getting wired during sleep. Science 2014;344:1087 e Sleep promotes
branch-specific formation of dendritic spines after learning. Pg. 1173.
Ma il sonno consolida veramente la memoria?
Sì, ma non
si sa come. Il topo ci aiuta: quando i topi hanno un’acquisizione motoria si
formano delle “spine” su alcuni rami dendritici di alcuni neuroni cerebrali,
protuberanze che costituiscono la sede fisica della memoria. Ma i neuroni
crescono e si sviluppano e mantengono meglio queste protuberanze se, dopo aver
imparato, si dorme. Infatti i neuroni che si attivano nell’apprendimento si eccitano
ancora durante il seguente sonno lento (non REM), e questo conserva le nuove
spine formatesi nell’apprendimento, e quindi la memoria (un buon suggerimento
per gli studenti, ndr).
Nessun commento:
Posta un commento