Raccolta e brevi commenti di articoli di Genetica Medica e
Umana e di interesse generale del mese di Ottobre
2014 (Spigolature) che hanno
attirato la mia attenzione o curiosità, pubblicati nelle seguenti riviste: British
Medical Journal, Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature
Genetics, Nature Medicine, Nature Neuroscience, Nature Reviews Genetics, Nature
Reviews Neuroscience, NEJM, PNAS, Science & Cell.
DA NON PERDERE
Plymouth mother is first UK woman to have prenatal repair of open spina
bifida funded by NHS. BMJ 2014;349:6875. Prima donna inglese che ha scelto
per il proprio feto con spina bifida un intervento di riparazione di spina
bifida in utero in 24sg. L’intervento è stato fatto a Lovanio (Belgio), uno dei
due centri europei che offrono la correzione chirurgica prenatale, l’altro è il
centro di Fetal Diagnosis di Zurigo. E’ il nono
intervento di questo tipo fatto nel centro belga. In UK si fa diagnosi
prenatale di spina bifida in 1:2.000 gravidanze e in più del 60% la gravidanza
viene interrotta.
Nello studio pubblicato nel
2011 (NEJM
2011;364:993) si dimostra che
l’intervento prenatale riduce a metà (da 82% a 40%) il rischio di idrocefalia
entro l’anno di vita e a 30 mesi di vita postnatale i b. operati in utero ha
una maggior probabilità di camminare senza assistenza rispetto ai bambini
operati dopo la nascita (42% vs 21%). I rischi dell’intervento sono il parto
prematuro e la deiscenza uterina (vedi anche Fetal surgery for myelomeningocele is
effective: a critical look at the whys. Pediatr Surg Int 2014;30:689).
IMP per il counseling: l’ostetrico di
Lovanio suggerisce che l’intervento non debba essere proposto come
un’alternativa alla IVG ma offerto solo a quelle coppie che decidono di
continuare la gravidanza (sarebbe utile aprire un discussione su questo, ndr).
Treatable
inborn errors of metabolism presenting as cerebral palsy mimics: systematic
literature review. Orphanet J Rare Diseases 2014;9:197. Review sistematica della letteratura sugli errori
congeniti del metabolismo (IEM) che si presentano clinicamente come paralisi
cerebrale entro i primi 5 anni di vita (prevalenza della paralisi cerebrale 2-3
per mille nati vivi), quelli trattabili e altri (una trentina) per ora non
curabili. Identificate 54 malattie curabili e altre 13 malattie sempre curabili
che non sono riportate in letteratura. Per 26 IEM è disponibile una cura che agisce
direttamente sul meccanismo patogenetico (es. supplementazione di creatina nei
difetti di creatina o di vitamine o cofattori vitaminici nei difetti
vitaminici) e per gli altri 41 IEM la cura è preventiva o stabilizzante (es.
restrizioni dietetiche in alcune aminoacidopatie). Il 57% (38) degli IEM
associati a paralisi cerebrale sono diagnosticabili con gli esami di screening di
primo livello su urine o sangue, mentre per gli altri sono necessari altri
accertamenti (biochimici o sequenziamento del gene malattia), anche invasivi
(liquor). Interessante la classificazione delle singole malattie riguardo al
trattamento con i criteri dell’Evidence Based Medicine (www.cebm.net).
Il 48% delle IEM sono diagnosticate mediante
lo screening delle malattie metaboliche nelle province canadesi (gli AA sono
canadesi. In Italia, come sappiamo e questo vale per tutto, ogni regione fa
come vuole, alcuni hanno lo screening “allargato” altri no, ndr). In futuro l’alternativa
è il WES (WGS) o NGS targeted per le paralisi cerebrali con successiva conferma
poi biochimica (vedi Fast sequencing saves newborns. Nature 2014;514:13 sull’iniziativa in USA di applicare NGS nei
neonati gravi da causa non nota, con risposta in 24 ore proprio per poter
applicare in tempo una terapia, nel caso fosse possibile, estremamente
interessante, ndr)(vedi Spigolature Settembre 2014).
Spaced training
rescues memory and ERK1/2 signaling in fragile X syndrome model mice. PNAS
2014;111:16907. Per il deficit cognitivo la s.
Fragile X, la più comune condizione ereditaria con disabilità intellettiva, non
esiste adeguata terapia. Si dimostra che nel modello murino KO del gene
l’applicazione delle nuove tecniche (timing rules) con il potenziamento
ippocampale a lungo termine è in grado di superare le anomalie dei segnali
sinaptici e della memoria. Il topo normale per formare la memoria stabile
richiede meno training quando riceve tre allenamenti separati da un’ora
rispetto a una lunga sessione di training. Analogamente nel topo KO che ha
ricevuto allenamenti separati da un intervallo adeguato vi è il recupero della
memoria e l’attivazione della chinasi ERK1/2 sinaptica importante per il
potenziamento ippocampale e per l’apprendimento. Un buon suggerimento per che
fa terapia cognitiva per pz con questa patologia (costa poco e sembra
funzionare, ndr).
PER I PEDIATRI E PER ALTRI SPECIALISTI (Pediatri,
Neuropsichiatri Infantili, Neurologi, Ostetrici, Cardiologi, Psichiatri, ORL,
Medici della riproduzione, Patologi ecc.).
Stillbirth in
France. Lancet 2014;384:1672. Il paragone dei tassi di natimortalità tra nazioni
è reso difficile per le differenti definizione di nato morto, cioè da che età
concezionale o da che peso fetale considerarlo tale. In Francia dal 2011 l’età
gestazionale è
22a settimana o un peso di
500 gr od
oltre.
Neonatal and infant death: the Apgar score reassessed. Lancet
2014;348:1305. Commento dell’articolo sullo stesso
fascicolo (Apgar score and the risk of
cause-specific infant mortality: a population-based cohort study. Pg 1749) sulla
valutazione dell’Indice Apgar adottato da 60 anni in tutto il mondo come
un’importante modo di valutare la vitalità del neonato. Era tempo di riverificarne
l’efficacia. E’ stato fatto in questo studio scozzese su 1.029.207 nati vivi da parto singolo di età gestazionale 22-24sg, escludendo le morti per
malformazione o isoimmunizzazione. IA basso a 5m’ è fortemente associato a
rischio di morte neonatale o infantile. Continuiamo
ad usarlo.
Effects of perinatal mental disorders on the fetus and child. Lancet 2014;348:1800. Serie di articoli sulla salute mentale della madre al parto (3/3). E’
noto che malattie mentali in epoca perinatale è un fattore di rischio per
disturbi psicologici e di sviluppo. E’ quindi importante capire in quali situazioni
tale rischio è aumentato e in quali è diminuito. In questo articolo vengono
descritte le varie aree di sviluppo che sono interessate da patologie mentali
perinatali e vengono descritte le variabili che modulano tali effetti.
I messaggi chiave sono che nei bambini vi è un ampia
varietà di disturbi che possono rimanere sino all’adolescenza, ma che se il
disturbo parentale non è particolarmente grave, sono di lieve-media entità e
che non sono inevitabili; anche la salute mentale paterna contribuisce
all’effetto sfavorevole nei figli; i meccanismi patogeni sono vari tra cui
quelli genetiche-epigenetiche e ovviamente ambientali; vi è necessità di
identificare i fattori modulatori/protettivi; vi è altrettanto ovviamente la
necessità di agire sulla famiglia e sui fattori socio-economici che in
situazioni di disagio costituiscono un importante fattore di rischio.
Systemic
lupus erythematosus. Lancet 2014;348:1878. Ottimo seminario su questa malattia con un’ampia
variabilità clinica che riflette la complessità dei fattori causali (genetici,
ormonali ed ambientali). L’incidenza in USA (tutti i gruppi etnici) è 5.1 per 100.000 per anno
con prevalenza di 52.2 per 100.000 (1:1.915 persone), in UK rispettivamente di 3.8
e 26.2 e in Giappone 2.9 e 28.4. Più frequente nelle donne (9 donne affette per
ogni maschio). Nel seminario
vengono riportati i recenti criteri classificativi, le più gravi manifestazioni
cliniche, le complicazioni, valutati gli aspetti eziopatogenetici, le terapie convenzionali
e quelle che le ricerche biologiche di base suggeriscono come nuove.
Nature Outlook.
Sickle cell disease. Nature 2014;515:S1 (vedi anche Management of sickle cell
disease in the community. Clinical Review. BMJ 2014; 348:g1765)(Spigolature Marzo 2014).
Editoriale
e Presentazione S1: mentre nei paesi sviluppati l’attesa di vita dei pz con
questa malattia è di 40 e più anni per la diagnosi precoce e la precoce
terapia, nei paesi in via di sviluppo, Africa soprattutto, oltre il 90% degli
affetti muore entro i primi 5 anni di vita. La Falcemia è causa di patologie di
vari organi, soprattutto stroke che hanno un effetto permanente sia fisico che
intellettivo. C’è un solo farmaco approvato per curarla e poco si può fare per
i dolori acuti che la malattia comporta.
Sono in sperimentazione nuove terapie con cellule staminali o con
genome editing. Vi sono anche iniziative per rendere disponibili i nuovi mezzi
diagnostici e le nuove terapie nei paesi in via di sviluppo (vedi anche Density-based
separation in multiphase systems provides a simple method to identify sickle
cell disease. PNAS
2014;111:14864)(Spigolature Ottobre 2014).
Epidemiology.
A moving target. S 2. The link between sickle-cell disease and
geographical location.
Drug
development. A complicated path. S 4. Efforts to increase the number of drugs
available to treat sickle-cell disease.
Health progress. S 6. The
significance of his work in Jamaica.
Neurobiology.
Life beyond the pain. S 8. Researchers are looking at ways to ease
the agony caused by sickle-cell disease.
Perspective.
We need a global solution. S 10. The case to end discrepancies in medical
treatment.
Gene
therapy. Editorial control S 11. Gene editing is a promising method to
fix the disease’s minor genetic error.
Stem
cells. Creating a cure-all. S 14. Efforts to increase availability of
stem-cell transplantation.
Perspective.
Thinking beyond survival. S 16. We need to consider childrens’ quality of
life.
A circadian
gene expression atlas in mammals: Implications for biology and medicine. PNAS
2014;111:16219. L’orologio circadiano condiziona vari
processi biologici come il sonno, la temperatura corporea e i livelli ormonali.
I risultati delle ricerche portano a ritenere che tali processi siano regolati
dalla trascrizione dei geni circadiani. Il lavoro ha voluto verificare tramite
analisi del sequenziamento RNA e microarray del DNA se l’orologio circadiano
regola il ritmo della trascrizione genica in vari organi di topo. E’ stata
monitorata più volte al giorno l’espressione di 20.000 geni codificanti
proteine e 1.000 geni non codificanti con sequenza simile a geni non
codificanti dell’uomo. Il 43% dei codificanti e il 43% dei non codificanti
segue il ritmo circadiano, con concordanza solo per alcuni geni in tutti i
tessuti. Il livello di trascritto dei geni circadiani è maggiore all’imbrunire
e all’alba. Interessante per i clinici il fatto che 56 dei 100 farmaci più
venduti in USA e 119 farmaci nell’elenco del WHO hanno come bersaglio geni
circadiani. Essendo l’emivita della maggior parte dei farmaci inferiore alle 24
ore potrebbe essere il caso, per migliorarne l’efficacia, di regolarne la dose
in base alla ciclo circadiano (idea non nuova ma da sviluppare bene, ndr).
Genetically low vitamin D concentrations and increased mortality:
mendelian randomisation analysis in three large cohorts. BMJ 2014;349:g6330. Studi osservazionali ci dicono che bassi livelli di Vit D sono
associati ad una mortalità prematura per cancro e malattie cardiovascolari,
anche se in base a sperimentazioni cliniche randomizzate di supplementazione
vitaminica non si osserva con la terapia una minor mortalità prematura.
L’ipotesi da confutare allora potrebbe essere semplicemente che i bassi livelli
di vitamina siano in realtà dovuti ad una salute cagionevole. Si è quindi
ricorsi alla randomizzazione mendeliana, cioè ad una classificazione in base al
genotipo riducendo quindi l’effetto dei fattori confondenti. Lo studio: 95.766 danesi di 3 coorti con
follow-up di anni (19.1, 5.8 3 7,9) studiati per varianti di DHCR7 and CYP2R1 che modificano la concentrazione plasmatica di Vit D. Si
conferma che bassi livelli di 25-idrossivitamina D sono associati a mortalità
per tutte le cause, per mortalità da cancro e per altro ma non per mortalità
cardiovascolare. Il risultato degli studi osservazionali di associazione con
mortalità cardiovascolare sono quindi probabilmente l’effetto di fattori
confondenti.
Vedi anche l’Editoriale che commenta
questo lavoro, con incoraggiamento a proseguire con questo studio, ma anche con
qualche critica (Vitamin D genes and mortality. BMJ 2014;349:6599).
Meal frequency
and timing in health and disease. PNAS 2014;111:16647. Siamo sicuri che la nostra dieta di 3 pasti al giorno con in
più qualche merendina sia giusta? Sappiamo che nel corso dell’evoluzione non è
stato così (e anche nelle indicazioni di molte religioni sono previsti periodi
di digiuno più o meno lunghi, ndr). Studi nei modelli animali e nell’uomo ci
dicono che brevi periodi di restrizione alimentare (16 ore) migliorano gli
indicatori della salute e aiutano a combattere la progressione di alcune
malattie (neurologiche, metaboliche). Il digiuno comporta mobilizzazione di
acidi grassi, produzione chetonica e stimolazione di risposte adattive allo
stress che prevengono e correggono danni molecolari, cellulari e di organo.
E
poi c’è il ritmo circadiano delle 24 ore con oscillazioni comportamentali,
fisiologiche e metaboliche (vedi sopra le variazioni nel corso delle 24h di
attivazione di moltissimi geni e il periodo di maggior espressione, ndr) che
consentono all’organismo di reagire al ritmo luce-buio e ai ritmi della
disponibilità del cibo in natura. Efficace la Fig. 1 che sottolinea l’incremento
in USA dell’obesità dal 1959 al 2010 negli adulti (dal 13% al 35%) e negli
adolescenti (da <10% al 18%) con i dati relativi alla variazione delle
calorie giornaliere introdotte e lo stile di vita (computer, spostamenti con
l’automobile)(www.earth-olicy.org/data_center/C23).
Dobbiamo,
dice la Perspective, limitare il numero di calorie giornaliere e introdurre
nell’educazione sanitaria e nel nostro stile di vita periodi di restrizione
alimentare. Non sarà facile (vedi capitolo Society-Wide Implications) perché è
difficile modificare la tradizione culturale dei 3 pasti, per la pressione sui
consumatori da chi produce a chi vende alimenti e li reclamizza alla TV (avete
mai visto il programma americano di cucina con porzioni pantagrueliche?
Orribile, ndr) e il sistema sanitario e gli operatori sanitari non preparati a
stimolare buone abitudini alimentari e stili di vita (sembra ad es. che non sia
vero che la colazione sia un mezzo per il controllo del peso). In Fig. 3 ci
sono le proposte che ognuno può adottare a seconda del proprio stato: dieta
time restricted con 3 pasti giornalieri, dieta 5:2 (5 gg a 3 pasti, 2 gg
consecutivi di 3 piccoli pasti- 500 calorie), digiuno a giorni alterni,
restrizione calorica a giorni alterni. Con pasti tra le 6am e le 6pm (e poi a
letto subito per non cadere in tentazione, ndr).
Cystic fibrosis patients now live 20 years longer than in the 1990s, Canadian study shows. BMJ 2014;349:g6884. E’ aumentata notevolmente (di 20 anni) l’attesa di vita delle persone con FC dal 1990. Dal registro canadese della FC (5.787 pz) risulta che la sopravvivenza media era di 31.9 anni (IC 95% 28.3-35.2) nel 1990 e di 49.7 anni (46.1-52.2) nel 2012 e di 50.9 anni nel 2013, indipendentemente dal tipo di mutazione. Con mortalità soprattutto da complicazioni della malnutrizione, da molte ricadute e donne con diabete secondario alla FC (a questo proposito ricordo l’invito del Centro Fibrosi Cistica di VR, diffuso recentemente dalla SIGU, per partecipare ad un’indagine conoscitiva su quanto i medici che fanno consulenza per questa patologia sono al corrente della genetica e della clinica di questa patologia, tra cui la sopravvivenza) (https://it.surveymonkey.com/s/5XJY3Z3).
Mitotane for 21-Hydroxylase Deficiency in an Infertile Man. NEJM 2014;371:2042. In questa lettera viene suggerito il ruolo del Mitotano, che ha
attività antisecretorie e antitumorali, per curare l’infertilità di un maschio
adulto con azoospermia ed infertilità ed affetto da difetto di 21-idrossilasi dalla
nascita, diagnosi confermata con l’analisi molecolare del gene CYP21A2 (IVS2-13A/C→G). L’infertilità in questa patologia è dovuta
a inibizione gonatropinica da eccesso di secrezione di progestine della
ghiandole surrenali e, nel maschio, da ostruzione della rete testis e da
ostruzione per tumori testicolari di origine surrenalica. Il pz aveva all’ecografia
testicolare grossi tumori praticamente non operabili. E’ stato trattato, dopo
l’insuccesso della terapia steroidea per 6 mesi, con il Mitotano nel tentativo
di determinare una “surrenalectomia chimica”, con ottima efficacia tanto che i
tumori testicolari si sono ridotti considerevolmente. Dopo 8 mesi sono comparsi
nell’eiaculato i primi spermatozoi e dopo due anni, tramite fertilizzazione in
vitro, si è ottenuta una gravidanza esitata nella nascita di maschio che,
al momento della stesura del lavoro, aveva 16 mesi. In conclusione, per
l’infertilità nella femmina adrenalectomia, nel maschio Mitotano come ultima
scelta dopo aver provato senza successo i cortisonici e in cui l’azoospermia è
associata a tumori testicolari.
Geroscience:
Linking Aging to Chronic Disease. Cell 2014;159:709. Leading Edge (alcuni AA italiani che si occupano da anni
di invecchiamento). Gerontologia (o Geroscienza) perchè: Mammalian aging can be delayed with
genetic, dietary, and pharmacologic approaches. Given that the elderly
population is dramatically increasing and that aging is the greatest risk
factor for a majority of chronic diseases driving both morbidity and mortality,
it is critical to expand geroscience research directed at extending human
healthspan.
CASI CLINICI
Case 34-2014: A 7-Year-Old Boy with Focal Seizures and
Progressive Weakness. NEJM 2014;371:1737. Maschio di 7 anni in
DH per crisi convulsive focali e progressiva debolezza dell’emisoma ds,
iniziata 1 ½ a prima con tremori intermittenti alla mano ds estesisi poi
all’intero arto. Normale sviluppo intellettivo. L’EEG ha mostrato frequenti
scariche a sn con immagini alla RM di anomalia dell’area motoria sn. Dopo 2
mesi dall’inizio i movimenti dell’arto erano diventati quasi continui
accompagnati da spasmi facciali che hanno portato alla diagnosi di epilessia
parziale continua, risolta dopo somministrazione di immunoglobuline ev, ma che dopo
3 mesi sono ricomparsi di nuovo. Nell’anno precedente il ricovero in DH la
sintomatologia era di molte clonie focali giornaliere con progressiva debolezza
muscolare dell’emifaccia ds e dell’arto sup e, anche se di minor intensità dell’arto
inf sempre a ds, con contratture del polso e delle dita a ds; tutto questo nonostante
la terapia antiepilettica e la dieta chetogenica. Sospettando un’anomalia
focale cerebrale è stato suggerita una biopsia cerebrale che ha motivato la richiesta
di un secondo parere (questa valutazione). Anamnesticamente madre e il fratello
maggiore hanno ADHD e una storia di disturbi psichiatrici nel ramo paterno. La
Magnetoencefalografia ha posto il sospetto di una disfunzione corticale con un
EEG di ripetute crisi generalizzate tonico-cloniche che scariche spike-waves.
Le neuroimmagini parlano di una progressiva atrofia dell’emisfero cerebrale sn
e di una lesione focale. Come sempre viene fatta un’ottima diagnosi differenziale delle
cause di epilessia parziale continua che ha portato a due gruppi di patologie: displasia corticale o
infiammazione (mi fermo qui perché prima di pensare a test diagnostici per
l’una o l’altra ipotesi è bene fermarsi a pensare per non prendere costose e
lunghissime strade sbagliate, ndr).
Nature Outlook. Aemophilia. Nature 2014;516:S157. Più di
170.000 persone in tutto il mondo hanno questa malattia coagulativa conosciuta
sin dall’antichità (Bibbia: i maschi di famiglie con emorragie non venivano
sottoposti a circoncisione, ndr) dovute a mutazione genetica, in genere
ereditata, la cui terapia è l’infusione di fattori coagulativi ma che determina
a lungo andare la produzione di anticorpi, complicazione prevenibile/curabile
con un recente farmaco anti inibitorio. E’ anche in sperimentazione una terapia
genica.
Aetiology.
Born in the blood. S158. The coagulation cascade.
Gene therapy. Genie in a vector. S160. Ingenious ways to repair
faulty genes.
Clotting factors. Stretching time. S162. Lengthening the gap between treatments
could improve quality of life.
Perspective.
The fix is in. S165. Ethical considerations of haemophilia therapy.
Immunology.
Oral solutions. S166. Lettuce could solve a serious problem.
Thrombosis.
Balancing act. S168. A novel method clotting.
Orthopaedics.
Joint effort. S170. Internal bleeding causes agonizing pain, bit
treatment is limited.
Animal
models. Doged pursuit. S172. A colony of haemophilic canine is
helping to advance treatment.
Intron
22 homologous regions are implicated in exon 1-22 duplications of the F8 gene.
S174.
Integration-deficient lentiviral vectors expressing
codon-optimized R338L human FIX restore normal hemostasis in hemophilia B mice. S181.
In vivo genome editing restores haemostasis in a
mouse model of haemophilia. S189.
A bispecific antibody to factors IXa and X restores
factor VIII hemostatic activity in a hemophilia A model. S194
A complex substitute:
antibody therapy for hemophilia. S199.
Nature Outlook. Melanoma. Nature 2014;515:S109.
Primo dei tumori cutanei causa di morte, con frequenza crescente nonostante da
tempo sia ben noto (e quindi non è una falso aumento da mancata diagnosi nel
passato) , con il contributo importante dell’esposizione solare, ma con un indiretto
rapporto con l’esposizione solare (suscettibilità personale), ma ciò nonostante
con scarsa applicazione delle misure preventive vedi esperienza australiana
dove ha la maggior frequenza (slogan australiano: No tan is worth dying for!) e
con dubbi sull’utilità di ricorrere a pillola protettiva dei raggi solari
(sunscreen pill); non colpisce solo i “visi pallidi” ma anche coloro dalla
pelle scura in cui si ritiene che la base biologica sia diversa, ma il tumore è
ugualmente temibile. In compenso ci sono promettenti i nuovi approcci
terapeutici immunologici.
Aetiology. The
cancer that rises with the sun. S 110. The
growth and spread of melanoma.
Risk factors. Riddle of the rays. S112. Spending time in the sun is a major risk factor for melanoma, but the
relationship is not as straightforward as it seems.
Prevention.
Lesson from a sunburnt country. S114. Stay safe the
Australian way.
Prespective.
Catch melanoma early. S117. A
call for routine skin checks.
Drug
development. A chance of survival. S118. The search for
targeted treatments pays off.
Skin
colour. No hiding in the dark. S121. Why do black people
get melanoma?
Protection.
The sunscreen pill. S124. Tablets will not keep you safe in the
sun.
Perspective.
Protect the USA from UVA. S126. It is time the FDA started approving
stronger sunscreens.
Collection:
Smart therapeutic strategies in immuno-oncology. S127.
Melanoma metastasis: new concepts and evolving
paradigms. S129.
Stat3-targeted therapies overcome the acquired
resistance to vemurafenib in melanomas. S139.
Melanoma exosomes educate bone marrow progenitor
cells toward a pro-metastatic phenotype through MET. S148.
Vedi anche: The melanoma revolution:
From UV carcinogenesis to a new era in therapeutics. Science 2014;346:945.
IMMAGINES
IN CLINICAL MEDICINE
Rendu-Osler-Weber
syndrome. BMJ 2014;349:g6570. Uomo di 55 anni con epistassi ricorrenti con storia
familiare negativa. La diagnosi di
questa sindrome è meglio farla al più presto per la prevenzione delle
complicazioni, anche gravi.
Tracheoesophageal Fistula in a Newborn. NEJM 2014;371:e23.
Congenital
Sutural Cataract. NEJM 2014;371:e27.
Ectopia
Lentis in Marfan’s Syndrome. NEJM 2014;371:e28. L’ectopia lentis nella
s. Marfan è bilaterale, simmetrica, in genere in direzione supero-temporale ed
è associata ad alterate fibre zonulari. Si sviluppa dalla nascita sino all’età
di 30 anni.
Parkes
Weber Syndrome. NEJM 2014;371:2114. Sindrome con malformazioni venose e
capillari con alto shunt artero-venoso e con sovracrescita dell’arto interessato,
in genere sporadica ma anche ereditata. In qualche caso è dovuta a mutazione
del gene RASA1 (MIM #608355).
DEPRESSIONE
The burden of depression. Nature 2014;515:163. Come si sente il depresso: “There is
the agony of the symptoms themselves: the paralysis of depression, the
frustration of psychosis, the panic of anxiety; and then there is the way in
which those symptoms interfere with how the person would otherwise like to live
his or her life”. E questa
battaglia è combattuta ogni giorno da ben 350 milioni di persone. Ed è solo
negli ultimi dieci anni che sono stati fatti significativi progressi nella
comprensione degli aspetti clinici e molecolari di questa patologia grazie alla
genomica ed alle neuroimmagini, che daranno certamente i loro frutti. Come li
darà la collaborazione delle persone con depressione che ora parlano della loro
malattia e che contribuiranno a chiarire gli importanti aspetti
comportamentali.
Seguono vari articoli: Mental
health: The great depression
(Pg. 179), Mental health: A world of depression (pg. 180), Medical research: If
depression were cancer (Pg. 182), Depression: A change of mind (Pg. 185) e
Depression needs large human-genetics
studies (Pg. 189) in cui si sostiene che “To understand
the molecular mechanisms of depression, collect genetic data from more than
100,000 people”, Put therapies first (Pg. 200).
Landmark
approvals in idiopathic pulmonary fibrosis. Nature Biotechnology 2014;32:1069.
Approvati dalla FDA due farmaci Esbriet (pirfenidone)
e Ofev (nintedanib) per la terapia della fibrosi polmonare idiopatica (dal nome
già si capisce che non se ne conosce la causa). L’effetto dei due farmaci è
quello di rallentare la riduzione della funzione polmonare, non migliorano la
malattia e hanno qualche spiacevole effetto collaterale.
EPIGENETICA
H3K27
methylation in transgenerational epigenetic memory. Nature Reviews Genetics
November 2014. Commento della lettera Epigenetic reprogramming that
prevents transgenerational inheritance of the vernalized state. Nature
2014;515:587 sulla riprogrammazione epigenetica nei
gameti e negli embrioni essenziale per il normale sviluppo nelle piante e negli
animali che impedisce la trasmissione transgenerazionale di marcature epigenetiche
indotte dall’ambiente.
In questi due
studi sui principali attori del controlli epigenetico (su C. elegans e Arabidopsis thaliana) viene sottolineato un ruolo
preminente di H3K27me3 nell’eredità epigenetica
transgenerazionale (vedi ruolo di H3K27 nel lavoro segnalato negli Articoli di
interesse PRC2 is recurrently
inactivated through EED or SUZ12 loss in malignant peripheral
nerve sheath tumors. Nature Genetics 2014;46:1227).
TERATOLOGIA
Antibiotics in fetal and early life and subsequent childhood asthma:
nationwide population based study
with sibling
analysis. BMJ 2014;349:6979. Da studi osservazionali risulta che all’aumento negli anni dell’uso a
livello di popolazione di antibiotici è associato ad un aumento di asma in età
pediatrica, ponendo la questione se gli antibiotici assunti in epoca renatale o
infantile possano esserne una (con)causa.
Presentati i risultati di uno studio prospettico di
coorte della popolazione infantile svedese riguardante 493.785 bambini nati nel
periodo 2006-2010, di cui 180.894 anche con dati dei fratelli. Non viene confermato
il dato osservazionale di aumento di asma infantile per assunzione in epoca
precoce di antibiotici, che quindi probabilmente è dovuto a fattori confondenti
condivisi dai fratelli come la predisposizione familiare e le infezioni
respiratorie. Saggiamente gli AA concludono che se gli antibiotici non causano
l’asma sono però da usare con cautela nel caso di infezioni respiratorie per
evitare l’insorgenza a livello di popolazione di resistenza agli antibiotici.
ZIBALDONE
Drowning: a largely preventable cause of death. Lancet 2014;348:1822. Muoiono annegate ogni anno in tutto il mondo 372.000 persone. Il 90%
vivono in paesi sottosviluppati dove c’è più trasporto via acqua, metà hanno
meno di 25 anni e i più vulnerabili sono i bambini con meno di 5 anni. Il 18
Novembre us OMS ha pubblicato il Global report on drowning. L’annegamento è
in gran parte prevenibile. Misure raccomandate: insegnare ai bambini a nuotare,
pronto intervento nel caso di una persona che sta annegando e insegnare a tutti
le prime manovre rianimatorie. Sono state preparate 10 raccomandazioni alle
comunità, legislative (trasporto) e sicurezza in prossimità dell’acqua.
Long-term
effects of marijuana use on the brain. PNAS 2014;111:16913. Non sono ben chiari gli effetti dell’uso della marijuana
sul cervello. In questo lavoro sono state studiate con diverse tecniche di
neuroimmagini le strutture cerebrali e la connettività tenendo conto del
genere, età, etnicità, età di inizio e durata del suo uso in 48 utilizzatori e
62 controlli. Vengono riportate differenze di volume della sostanza grigia, di
sincronia tra le regioni con anomalia della sostanza grigia a riposo e di connettività
della materia bianca tra le regioni con anomalia della materia grigia a carico
della corteccia fronto-orbitaria. Chi ha iniziato a fare uso di marijuana
precocemente tende ad avere un’aumentata connettività nella materia bianca
mentre l’uso prolungato sembra associato ad una ridotta connettività
strutturale. Sembra quindi che la marijuana abbia un maggior effetto sulla
materia grigia rispetto alla bianca e che il suo uso prolungato moduli processi
adattivi. Va verificato se queste alterazioni sono permanenti o invece sono
reversibili sospendendo l’uso di questa sostanza.
The evolution
of infanticide by males in mammalian societies. Science 2014;346:841. Già, perchè i leoni ed altri mammiferi talora uccidono i
cuccioli?(abbiamo tutti visto inorriditi filmati di questo comportamento che ci
sembra orrendo, ndr). Sembra, da quanto risulta da altri studi e da questo, che
tale comportamento dei maschi è il risultato di un conflitto sessuale in specie
sociali con riproduzione monopolizzata da una minoranza di maschi. Un nuovo
partner maschio che uccide i piccoli di una cucciolata vuol avere la femmina di
nuovo fertile per sé e pronta per avere da lui i cuccioli. Dal punto di vista
dell’evoluzione la femmina come si difende? Con la poliandria per cui il
maschio non sa quali siano i suoi discendenti (ovvio no? Mi sa che presto
avremo laboratori privati che offriranno ai leoni il test di paternità
direct-to-consumer, ndr).
Court to decide whether mother committed crime against child with fetal
alcohol disorder. BMJ 2014;349g6705. Può una madre essere incriminata
per avere assunto un’enorme quantità di alcool in gravidanza e aver avuto un
bambino con sindrome feto-alcoolica, pur essendo stata avvisata dall’assistente
sociale dei rischi che il consumo di alcool potevano comportare per sua figlia?
Portata in tribunale UK su richiesta della procura dei minori. Primo grado di
giudizio: non condannabile in quanto la bambina non è stata vittima di un
crimine. Vinto l’appello. Nel successivo grado di giudizio di nuovo non
condannabile perché il feto non è una persona diversa dalla madre. Al terzo
grado di giudizio (5 Novembre) i giudici hanno preso tempo.
E-cigarette vapour could damage health of non-smokers. BMJ 2014;349:g6882. Secondo quanto comunicato da “scienziati ambientali” il vapore di
seconda mano (passivo) delle sigarette elettroniche può essere dannoso per la
salute. La concentrazione di particelle sospese in aria in una stanza di 10 m3
dopo 10m’ raggiunge le 250.000 particelle per cm2 mentre la tipica
concentrazione urbana è di 10.000, quindi si raggiunge una concentrazione di
particelle che supera di gran lunga quella lungo una strada trafficata.
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