domenica 11 marzo 2012

Spigolature Genetica Clinica/Umana Feb 2012, R. Tenconi


SPIGOLATURE (2/2012)(Romano Tenconi).
Raccolta e brevi commenti di articoli del mese di Febbraio 2012 che hanno attirato la mia attenzione o curiosità pubblicati nelle seguenti riviste: Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature Medicine, Nature Reviews Genetics, Nature Reviews Neurosciences, NEJM, PNAS, Science

Genomic Medicine
Genomic medicine and the NHS: it is possible. Lancet 2012;379:386. Editoriale sulle raccomandazioni del Human Genomics Strategy Group (HGSG) di introdurre nel sistema sanitario del Regno Unito le tecniche genomiche per non rimanere indietro in questo campo. Ovviamente il tutto preceduto da uno studio sui costi/benefici, sulla validità clinica e standard di qualità da parte di National Institute for Health e Clinical Excellence and the UK Genetic Testing Network, sulle modalità di effettuare le prestazioni da parte del Department of Health e sull’informazione degli operatori sanitari e della popolazione.
L’adozione diffusa della tecnologia genomica rivoluzionerà il SSN e richiederà la collaborazione di vari gruppi, come i ricercatori, chi gestisce dal punto di vista politico la sanità, gli operatori sanitari e l’industria.
Le raccomandazioni sono scaricabili da:
http://www.dh.gov.uk/en/Publicationsandstatistics/Publications/PublicationsPolicyAndGuidance/DH_132369
Sequencing set to alter clinical landscape. Nature 2012;482:288. Access to whole genomes shifts potential for diagnosis, but poses challenges for doctors and regulators. Applicazione clinica: Illumina (San Diego, Ca) dal 2009 offre il sequenziamento a usi clinici, lo stesso all’UCLA (Los Angeles, Ca), con successo in circa la metà dei casi, anche se i piccoli numeri non consentono di precisare realmente il successo diagnostico. I costi ancora alti (ma nei prossimi mesi scenderanno a tal punto da essere competitivi con l’analisi del singolo gene) e soprattutto i problemi di interpretazione dei risultati pongono qualche riserva nell’uso clinico (come sappiamo). Altro problema: quali informazioni vanno date ai medici e ai pazienti. Alcune, analogamente come per le risposta degli array-CGH, possono non essere fornite.
Linee guida: società scientifiche USA come College of American Pathologists e American College Medical Genetics le stanno preparando.
Non sarebbe male se la SIGU si muovesse in anticipo.

Tecnologia: venghino signori, venghino
Nanopore genome sequencer makes its debut. Nature News doi:10.1038/nature.2012.10051
Viene annunciato (Oxford Nanopore Technologies) che sarà disponibile nella seconda metà 2012 un sequenziatore miniaturizzato a nanopori (MinION) a perdere dal costo di meno di 900 US$ con tempi di analisi di 15 minuti. Ognuno potrà farsi l’analisi e offrirla ai suoi amici o mettere il sequenziatore nella lista di nozze insieme alle posate d’argento. Poi però chi legge i risultati?

Life Technologies promises $1,000 genome. Nat Technol 2012;30:126.
Life Technologies annuncia che verrà messo sul mercato a metà Febbraio un nuovo sequenziatore del genoma umano con costo di 149,000 US$ per l’attrezzatura, di 1,000 US$/esame per materiale di consumo con tempi di analisi di due ore. Vedi sopra.

La Medicina
Preparing for Precision Medicine. NEJM 2012;366:489. La medicina personalizzata (“di precisione” mi piace poco, perchè di preciso in natura c’è solo il numero di cromosomi, e non sempre, ndr) “coupling established clinical–pathological indexes with state-of-the-art molecular profiling to create diagnostic, prognostic, and therapeutic strategies precisely tailored to each patient’s requirements” e tutti noi dobbiamo far capire a chi si occupa di salute pubblica che la MP non è più “just a blip on the horizon — and ensure that it lives up to its promise”. Gli stakeholder non sono solo gli assessori della sanità, ma anche la comunità biomedica (docenti, associazioni di pazienti), centri diagnostici (attualmente > 2000 condizioni cliniche testabili con test genetico) e di ricerca, l’industria farmaceutica, gli agenzie sanitarie con la semplificazioni delle pratiche per la sperimentazione clinica, la produzione di aggiornate classificazioni di malattia (ICD) che tega conto dei moderni dati biologici e soprattutto con l’adozione di cartelle cliniche elettroniche (EHRs). In particolare EHR e gli strumenti informatici inclusi consentono di avere info precise e personalizzate nella sede di cura, fornire al medico suggerimenti dei test diagnostici indicandone la sensibilità e la specificità e il valore predittivo positivo e algoritmi per facilitare decisioni sulla base dei risultati (la MP non sarà un bagliore all’orizzonte ma un sole sopra di noi, ma per avere questo occorre rivoluzionare il nostro sistema sanitario partendo dalla scuola di medicina e dalla cultura della popolazione, ndr). Questa visione finisce così: “We must be pragmatic: precision and clever science will not always lead to clinical effectiveness, but we must implement safeguards against the marketing and distribution of bogus products” (traduciamo “bufala”?)(vedi articolo sulla Terapia con cellule staminali).

A digital examination of medicine. Nat Genetics 2012;44:114. Affascinante recensione di un libro di un professore di Cardiologia (The Creative Destruction of Medicine: How the Digital Revolution Will Create Better Healthcare. Basic Books, 2012, 320 pp., $56.99) che vuole rivoluzionare la medicina attuale che “the routines of the ward today depart little from those at the beginning of the last century, continuing to depend on clinical symptoms and signs documented in handwritten notes” (quanto è bella la frase). La rivoluzione digitale e le successive ondate di convergenza tecnologica (Internet, biotech, smartphones) non l’hanno per ora minimamente toccata. Eppure oggi possiamo analizzare e confrontare una gran varietà di dati da fonti diverse – demografia, biosensori, immagini e genomica – che ci consentono di superare le capacità del medico attuale di identificare la relazione tra segni clinici e marcatori biologici meglio comprendendo l’impatto sul singolo individuo del trattamento specifico. Incluso l’uso della cartella clinica elettronica che evita la frammentazione dell’informazione medica favorendo la condivisione delle esperienze cliniche di innumerevoli esperimenti naturali, che sono i nostri pazienti.

Action is required to safeguard the future of academic medicine in the UK. Nat Medicine 2012;18:194. In UK si sta riducendo il numero di medici che si dedicano alla ricerca e nello stesso tempo il 63% dei clinici universitari ha oltre 46 anni (nel 2004 erano del 54%)(per carità di patria non facciamo paragoni). Le tasse universitarie, ora di $US 13,800/anno per 5 anni, con un possibile 6° anno (richiesto da un terzo degli studenti) dedicato alla ricerca e che dovrebbe invogliarli a entrare in Università. Sono pochi i fondi pubblici e privati per favorire gli studenti a proseguire il corso di studi e fare ricerca. Nel Novembre 2011 è stata fondata da studenti una UK’s National Student Association of Medical Research (NSAMR) per promuovere la ricerca e l’inserimento nella medicina accademica. Altro mondo.

Coping with ambiguous loss. Lancet Neurol 20122;11:215. Recensione di un libro di una terapista della famiglia Pauline Boss intitolato Loving someone who has dementia (John Wiley & Sons,2011, 16.90 euro). E’ un’esperienza comune avere fisicamente vicino persone amate che non ci sono con la mente. Il libro, dice l’autrice della recensione, ci insegna a essere medici con una visione più completa dei nostri pazienti con deficit cognitivo. Leggetevi almeno la recensione.

Telomere length in early life predicts lifespan. PNAS 2012;109:1743. Questione sollevata da tempo tanto che ora ci sono laboratori che propongono il test a pagamento (vedi una precedente Spigolatura). Ma gli studi sinora avevano la limitazione del campionamento e del breve tempo tra prima e ultima determinazione soprattutto nelle specie a lunga sopravvivenza. In questo studio è stata misurata molto precocemente la lunghezza dei telomeri nei fringuelli (zebrafinches) e la loro sopravvivenza (da 1 a 9 anni). A 25gg di vita la misurazione della lunghezza telomerica è un forte indicatore della durata della vita. Che sia vero?

Etica
Consenso informato
Informed consent on trial. Nature, News 2012;482:16. Sottotitolo: Lengthy, complicated documents leave many clinical-trial participants in the dark about the risks they face. Informare adeguatamente i pazienti reclutati in una sperimentazione clinica è una recente acquisizione della medicina moderna, ma da un meeting ai primi di Febbraio a Brussels di eticisti e ricercatori risulta che i CI sono diventati troppo lunghi, complicati e sembrano proteggere legalmente più chi lo propone che il paziente (avevate anche voi a stessa impressione? Ndr). Il numero medio di pagine dei CI per sperimentazioni cliniche nel cancro in Europa è passato da 2.5 pg degli anni 1995-1999 a 9 negli anni 2044-2009, tanto che la tabella che presenta i dati è intitolata “Fatter forms”. Un partecipante commenta “In many cases “the informed consent is 20 pages of nothing”. Altri sostengono che alcuni CI sottostimano i rischi che i pz corrono; ad es. di 200 pz con cancro in sperimentazione clinica in USA il 63% non erano a conoscenza dei rischi che correvano e il 70% non sapeva che della terapia a cui erano sottoposti non ne era provato l’effetto. Un suggerimento è stato di prendere come modello i CI della Norvegia, in cui all’inizio c’è una chiaro sommario delle informazioni poi fornite in dettaglio. Ma questa non informatività dei CI nelle sperimentazioni cliniche non è unica in Europa e potrebbe essere ancor peggiore per trial in nazioni meno sviluppate (viene citata una sperimentazione in Argentina dove GlaxoSmith-Kline è stata condannata per quello che la compagnia descrive come un “administrative irregularities in the process of obtaining informed consent from a small proportion of patients”, in una sperimentazione però in cui 14 bambini sono morti)(è stato fatto ricorso dalla GSK). Ma al di là di tutto, come termina il commento, “Scientists must assume more responsibility” (senza farsi condizionare dalla compagnia, ndr). Commento utile perché che fa pensare.

Il futuro alle spalle (almeno come rischio). First, do harm. Nature News 2012;482:148. Sottotitolo: In the 1940s, US doctors deliberately infected thousands of Guatemalans with venereal diseases. The wound is still raw. Negli anni ’40 ricercatori USA e colleghi del Guatemala hanno condotto esperimenti di trasmissione di malattie veneree senza alcun consenso su >5,000 soldati, prigionieri, psicopatici, orfani e prostitute del Guatemala. Chi ha condotto gli esperimenti giustifica il proprio comportamento come un  sacrificio di pochi per giovare a molti come ad es. a tutti gli abitanti del Guatemala.
Oggi si corre lo stesso rischio con la “delocalizzazione” degli esperimenti clinici nei paesi in via di sviluppo per risparmiare. Ma quello che è accaduto in Guatemala negli anni ’40 serva almeno da lezione per stabilire che gli stessi diritti e principi, la stessa etica, si applicano ovunque.

E dalla mancata informazione si giunge all’assurdo. Minnesota starts to destroy stored blood spots. Nature News 2012; doi:10.1038/nature.2012.9971. Minnesota Discards Newborn Blood Records Science 2012;335:641. In Minnesota hanno deciso di distruggere i campioni di sangue su carta bibula usati per screening neonatali a meno che i genitori non facciano una richiesta di conservazione con invio di un consenso informato; si distruggono per evitare che tali campioni vengano usati per studi epidemiologici o per test diagnostici non autorizzati (vedi There will be blood. Nature 2011;475:139 e A spot of trouble.Nature 2011;475:156)(commentate nelle Spigolature 3/2011).
(bambino e acqua sporca, via! Ma non è più logico conservarli e consentire studi solo con il CI dei genitori? Oltre alle motivazioni delle necessità della ricerca che poi si traduce in un beneficio per tutti, per la singola famiglia si distrugge una potenziale fonte di DNA che potrebbe essere utile a posteriori. Incredibile miopia – il DNA è mio e ne faccio quello che voglio- e sciocco integralismo, ndr).

Patients and Doctors — The Evolution of a Relationship. 200th Anniversary Article. NEJM 2012; 366:581.Vengono citati i numerosi articoli sull’etica in Medicina pubblicati su NEJM dal 1982 a oggi.
Clinical care. Fino agli anni ’60 l’etica medica si basava sulla tradizione ippocratica di promuovere il benessere del pz senza considerare i suoi diritti. Ma negli ultimi decenni i diritti delle persone sono diventati prevalenti e hanno cambiato il rapporto medico-paziente con lo spostamento del potere decisionale dal medico al paziente (ad es. l’aggiornamento del giuramento di Ippocrate- http://it.wikipedia.org/wiki/Giuramento_di_Ippocrate, ndr). Anche l’accesso a internet ha contribuito all’autonomia del pz con il ruolo del medico ridimensionato a consulente. Ma l’attuale rapporto si è stabilizzato con il medico, esperto e autorevole sulle questioni mediche e con il paziente che controlla le priorità. Questo si traduce nel fatto che le decisioni cliniche devono considerare anche i valori e le preferenze dei pz. Quindi il pz può rifiutare interventi medici che potrebbero salvargli la vita. Il coinvolgimento del pz non è solo un suo diritto ma un modo per farsi sentire parte attiva e anche aderire in pieno al trattamento. Lo stesso per scelte del pz per terapie che non sono condivise dal medico. Se le linee guida mediche dicono che in data situazione il trattamento poco probabilmente avrà successo, non conta il parere del pz?
Clinical research. Solo nel 1966 è stata denunciata in USA un’incredibile violazione dei diritti delle persone messe a rischio per ricerche non etiche. Ma anche ora c’è un conflitto etico tra clinica e ricerca, con l’implicita credenza che questa sia di beneficio al pz arruolato, anche se quasi tutte le ricerche comportano un rischio per il pz raramente compensato da un suo vantaggio corrispondente. L’equilibrio clinico perfetto (es. non si sa quale di due farmaci sia più efficace e si provano ambedue con la randomizzazione) è raro, essendo più frequente la sperimentazione di un farmaco con un placebo (che è sbilanciata) o, ancor peggio la sperimentazione in oncologia ad es. con un nuovo farmaco che sembra molto efficace rispetto al farmaco tradizionale a bassa efficacia. La corretta informazione significa anche fornire al pz arruolato la sensazione di partecipare attivamente al miglioramento delle conoscenze mediche (e non essere considerato come una ignara cavia, ndr).

What We Talk about When We Talk about Health Care Costs. NEJM 2012;366:585. Physicians have a responsibility to practice effective and efficient health care and to use health care resources responsibly. Credo che non si possa che essere d’accordo. La cura “parsimoniosa” usa il sistema più efficiente per diagnosticare una malattia e curarla usando, in ogni condizione economica (non solo oggi quindi), appropriatamente le risorse e assicurando che vengano equamente rese disponibili. Sono state pubblicate le nuove linee guida sull’etica in Medicina (American College of Physicians Ethics Manual. Sixth Edition. Ann Int Med 2012;156:7) che invitano appunto il medico a mettere in pratica una cura parsimoniosa. Vi sono evidenze di una mancata aderenza alle linee guida, a pratiche variabili, a errori che possono essere evitati e a spese per ospedalizzazioni non necessarie, non solo in USA ma in tutto il mondo sviluppato.

Della serie: Becoming a physician. What Life Is Like. NEJM 2012;366:683. E’ la storia personale di uno studente di medicina che confessa che sa tutto sull’infarto miocardico o sul lupus o sul diabete ma nulla sa dei problemi reali che le persone hanno nel curarlo. Non liquidiamo tutto pensando che il sistema sanitario americano è diverso dal nostro. E soprattutto impariamo a mostrare agli studenti quale è la vita reale e non solo quella teorica. Tomorrow’s physicians must lead us from the system that we have to the system that we need. If we don’t help save money in the right places, Washington is full of people ready to cut spending in the wrong ones.

Truffe
In vino non veritas? Red wine researcher implicated in misconduct case. Nature News Blog 2012. Denunciata una frode scientifica di un ricercatore USA sugli effetti troppo benefici del vino rosso. Peccato perché è una buona fonte di valuta estera.

Ricerca e citazioni bibliografiche
Researchers feel pressure to cite superfluous papers (Nature News doi:10.1038/nature.2012.9968).
First survey to quantify problem finds that junior faculty are more likely to be targeted. Commento di un articolo su Science 1012;335:542. Intervista di più di 54,000 universitari di Scienze Sociali e Scienze Finanziari se erano a conoscenza o hanno subito pressioni per citazioni superflue nei loro lavori da parte degli editori per aumentare fittiziamente l’IF delle loro riviste. Dei 6,672 che hanno risposto solo il 40% ha dichiarato che ne era al corrente, ma metà di questi, corrispondente al 20% del totale, hanno ammesso di avere subito pressioni in questo senso. Gli Assistant professors sono stati più facilmente le vittime di questa “coactive citation” (5.5 punti di percentuale in più rispetto agli altri professori). Questi risultati erano attesi, ma non con percentuali così alte. Non è difficile risolvere il problema: togliere le autocitazioni per calcolare IF.

Duplicate-grant case puts funders under pressure. Nature News & Views 2012;482:146. Sottotitolo: Critics call for tighter checks to stop researchers being funded twice for the same work. E’ il sogno di ogni ricercatore e la pratica dei soliti furbi, ma nelle nazioni serie non si ha da fare e si è sanzionati. Non è illegale fare domande multiple, ma lo è se, avuto i fondi, si usano ambedue (ambetre) (http://www.slideshare.net/davidesalerno/verbali-carabinieri) per lo stesso progetto.

Genetica Umana
How intelligence changes with age. Nature 2012;482:165. An analysis of common genetic variants shows that hereditary factors that influence intelligence in childhood also affect it in old age. Such work could signal the end of the nature–nurture controversy. Commento di un articolo sulla stessa rivista (pg 212) che dimostra che vi è una considerevole correlazione (0.62) tra intelligenza a 11 anni e intelligenza stimata dopo 50 anni, senza negare anche l’importanza del contributo ambientale nelle modificazioni cognitive età dipendenti. La componente genetica dell’intelligenza non viene stimata adottando l’usuale metodologia dei gemelli, fratelli e adottati ma analizzando il DNA di persone non correlate.

The human circadian metabolome. PNAS 2012;109:2625. Il ritmo circadiano, che governa le funzioni vitali di tutti gli organismi e nei mammiferi il sonno l’alimentazione e altri comportamenti, è in genere tarato sulle 24 ore (circa diem). L’alterazione di questo ritmo coinvolge varie patologie dal cancro (vedi anche Does evening sun increase the risk of skin cancer? PNAS 2011;108:18857)(Spigolature 1/2012) a m. metaboliche e il diabete. Il ritmo circadiano, per quanto riguarda il metabolismo, sembra agire a livello trascrizionale, direttamente o indirettamente. Da questo studio sull’uomo l’azione sembra diretta interessando vari pathway metabolici indipendentemente dal sonno e dall’assunzione di cibo.

The great beyond. Progress on rare genetic diseases shows the medical value of outliers. “Treasure your exceptions! When there are none, the work gets so dull that no one cares to carry it further. Keep them always uncovered and in sight. Exceptions are like the rough brickwork of a growing building which tells that there is more to come and shows where the next construction is to be.”(William Bateson, Geneticist, 1908).

Biobanche
Personal medicine—the new banking crisis. Nat Biotechnol 2012;30:141. As the healthcare industry moves from a twentieth century approach of providing treatments of last resort to a future of individualized medicine, biobanks will play a pivotal role in this transition. Yet at the cutting edge of biobanking research are new ethical, social and policy challenges beyond those familiar to basic biomedical research.
Le biobanche possono fornire una formidabile massa di informazioni genetiche dei vari gruppi etnici che compongono la popolazione utili per la ricerca e che insieme ai dati clinici controllati e standardizzati possono favorire l’adozione di una medicina personalizzata (chimera?) soprattutto per le malattie multifattoriali. Grande potenzialità, ma anche grande eterogeneità organizzative e di fine che comportano difficoltà nel l’uso dei dati raccolti.
Curiosamente l’Italia ha il più alto numero di linee guida (n° 6) per le biobanche di tutti i paesi (ad es. la Germania, con cui ultimamente ci confrontiamo spesso, ne ha una sola; idem la Francia).

Terapia con cellule staminali.
The darker side of stem cells. An investigation by Nature has found that patients in Texas are receiving unproven stem-cell treatments. The state and the company involved need to ensure that they follow FDA guidelines. Stem cells offer the hope that one day they will be able to cure a huge range of disorders. But too many people are promising those cures to patients now, long before there is any evidence that they work. Leggetevi l’incredibile storia, ne vale la pena.

Pediatria
Delayed Puberty. Clinical Practice. NEJM 2012;366:443. Magnifica review sul ritardo puberale (clinica, procedura diagnostica, terapia) che interessa principalmente i pediatri, ma che può interessare, anche solo come informazione, i genetisti clinici.

L’ambiente
In-feed antibiotic effects on the swine intestinal microbiome. PNAS 2012;109:1691. Da 50 anni vi è la pratica di trattare con antibiotici gli animali di cui ci cibiamo per una migliore crescita e prevenzione e terapia delle infezioni. Il rischio per l’uomo è quello di selezionare germi resistenti agli antibiotici.
E’ stato valutato l’effetto di alcuni antibiotici per os a bassa dose e per un periodo molto limitato di tempo sulla flora batterica del maiale. Il trattamento ha determinato una significativa crescita intestinale di germi rispetto ai controlli, selezionando germi resistenti agli antibiotici anche a quelli non somministrati e potenziando la crescita di E. coli potenzialmente patogeno per l’uomo. Ricorda qualcosa?

Maternal support in early childhood predicts larger hippocampal volumes at school age. PNAS 2012;109:2854. L’ipotesi che l’ambiente particolarmente favorevole in epoca precoce di vita favorisca lo sviluppo cerebrale è stata formulata alla fine degli anni ’40. Studi retrospettivi nell’uomo hanno confermato che il precoce supporto materno promuove l’espressione di specifici geni, la neurogenesi, le risposte adattive alla stress e un incremento di volume dell’ippocampo, un organo chiave per la memoria e la modulazione dello stress. Questo studio prospettico sui 92 bambini normali e depressi in epoca pre-scolare dimostra l’effetto positivo sul volume dell’ippocampo della precoce attenzione e sostegno materno soprattutto nei bambini non depressi. Vedi precedente Spigolatura sull’effetto delle mancate cure materne dopo la nascita negli animali da esperimento (Maternal separation produces lasting changes in cortisol and behavior in rhesus monkeys (PNAS 21011;108:14312)( PNAS 2011;108:19395. Regulatory functions of limbic Y1 receptors in body weight and anxiety uncovered by conditional knockout and maternal care. Vedi anche Commento PNAS 2011;108:19098).

At 6–9 months, human infants know the meanings of many common nouns. PNAS 2012:109:3253. Mi pare di aver capito che si credeva che i bambini imparassero prima i suoni che compongono una parola e poi, dopo i 9-15 mesi, acquisissero la parola completa. Non è così: con un semplice test di immagini mostrate a bambini di 6 mesi, questi quando sentono la parola relativa un’immagine girano gli occhi guardandola.

Teratologia clinica
Cancer in pregnancy: a challenging conflict of interest. Lancet 2012;379:495. Great and sacred are the thoughtful deliberations required to preserve the lives and health of creatures (Maimonides, 12th-century physician). Bel commento sul “conflitto di interessi” (favorire il trattamento della madre o privilegiare il feto) qualora venga identificato una neoplasia materna in gravidanza. Evento che sarà in futuro più comune di ora (0.02-0.1%) per l’incremento dell’età materna e per l’incremento generale dei tumori nella popolazione. Il Commento raccomanda il lavoro di un gruppo multidisciplinare (specialista di organo, oncologo, ginecologo, - anche se nella Perspective Lancet 2012;379:511 si fa notare che “Usually obstetricians and oncologists don’t spend much time together”, perinatologo, pediatra) che prenda le necessarie decisioni di cosa fare (peccato che manchi il teratologo clinico, ndr). Vengono giustamente sottolineati gli errori da evitare, cioè interrompere senza alcun motivo la gravidanza o applicare una terapia inadeguata che mette a rischio la sopravvivenza della donna. Cita 3 articoli del 2012 su Lancet sul cancro in gravidanza: uno sul tumore al seno (40% dei casi), uno sul cancro ematologico (20%) e uno sul tumore ginecologico. Altra preoccupazione è quella preservare per quanto possibile la fertilità delle donne trattate, (l’oncofertilità), una nuovissima specialità che coinvolge ricercatori e medici con un network attivo in USA. Non ultimo il potenziamento di un registro che raccolga le informazioni anche prospettiche su gravidanza e cancro, a cui sono interessati il French Cancer Associated with Pregnancy Network, la European Society of Gynaecological Oncology’s Task Force on Cancer in Pregnancy e la Cooper University, NJ, USA, Cancer and Pregnancy team.

Antenatal Thyroid Screening and Childhood Cognitive Function. NEJM 2012;366:493. Ci sono lavori che parlano di un effetto negativo sullo sviluppo cognitivo nei figli di donne con bassi livelli di ormoni tiroidei in gravidanza. Sono presentati i risultati di uno studio randomizzato di screening tiroideo di gravide a 12sg: delle donne assegnate allo screening prenatale il 5% è risultato positivo (alti livelli di tireotropina e bassi livelli T4 libero o ambedue) e è stato trattato con terapia ormonale, il gruppo di controllo invece ha avuto lo screening tiroideo su campione raccolto in 12sg congelato e analizzato dopo il parto. Il QI dei figli a 3 anni nelle donne positive trattate e in quelle non trattate non è significativamente diverso. Viene quindi confermato, come dicono le linee guida attuali, che il test tiroideo nelle gravide asintomatiche non è indicato perché non è utile alcuna terapia per migliorare lo sviluppo cognitivo del bambino. Per quanto riguarda precedenti lavori che riportano un ridotto QI nei figli di gravide con ipotiroidismo lo studio commenta così: These observational studies may have been subject to confounding. In effetti, pur con i limiti di questo studio, il QI nel gruppo non trattato è uguale a quello della popolazione generale.

By the numbers
$294,000 Amount per year that a new cystic fibrosis drug approved by the U.S. Food and Drug Administration will cost.

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