venerdì 30 marzo 2012

Spigolature Genetica Clinica/Umana 3/2012, R. Tenconi


Raccolta e brevi commenti di articoli del mese di Marzo 2012 che hanno attirato la mia attenzione o curiosità pubblicati nelle seguenti riviste: Lancet, Lancet Neurology, Nature, Nature Biotechnology, Nature Medicine, Nature Reviews Genetics, Nature Reviews Neurosciences, NEJM, PNAS.

COMPORTAMENTO
Higher social class predicts increased unethical behavior. PNAS 2012;109:4086. Il quesito a cui i ricercatori hanno volute dare una risposta è: c’è una classe sociale (raggruppamento sufficientemente omogeneo, sia economico che culturale) più propensa a comportamenti non etici o azioni che danneggiano altri o illegali o moralmente discutibili per la comunità? Se sì, quelli dello stato sociale più basso che vivono in un ambiente con meno risorse, con maggiori pericoli e più incertezze o invece quelli dello stato sociale più alto con maggiori risorse, libertà e indipendenza? Considerazioni storiche e religiose fanno propendere per la seconda ipotesi. Infatti la letteratura dice che le persone di classe più alta conoscono meno gli altri e sono meno capaci di cogliere le emozioni degli altri, meno disponibili nelle interazioni sociali, devolvono in proporzione meno risorse in beneficenza, sono più avidi rispetto a quelli delle classi più basse.
La ricerca ha riguardato più studi: 1: comportamento nel guidare l’automobile all’incrocio con 4 stop; 2: comportamento guidando un’automobile a un passaggio pedonale (in California le infrazioni al regolamento stradale sono per il passaggio pedonale del 35%, e a Roma?); 3: risposte a tendenze di comportamento non etico; 4. autoassegnazione alla classe sociale e i conseguenti effetti comportamentali (per dare un’evidenza sperimentale, tramite la manipolazione della classe di appartenenza, al fatto che appartenere a una classe più alta ha effetto sulle decisioni non etiche e sul comportamento); 5. attitudine verso il desiderio smodato (simulazione di una negoziazione economica tra chi è sottoposto al test, che fa la parte di chi assume, e chi cerca un lavoro a tempo indeterminato); 6. comportamento fraudolento verificato con un gioco al computer di dadi (5 dadi a 6 facce) riportando la somma ottenuta dopo un certo numero di prove (in realtà la somma finale era programmata a 12); 7. incoraggiamento all’avidità per verificare se la classe più bassa desiderasse raggiungere la classe più alta. Non voglio toglievi il piacere di leggere l’articolo, ma i risultati erano già stati annunciati e poi scritti 2000 anni fa (“Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”, Matteo 19, 23)(citato nell’articolo).

Honesty mediates the relationship between serotonin and reaction to unfairness. PNAS 2012;109:4281.  Come reagisce ognuno di noi a comportamenti scorretti? Studi di economia sperimentale hanno già dimostrato tramite test (ultimatum game, usato in genere come test in economia con due giocatori che interagiscono per decidere come dividersi una somma data loro), in cui i giocatori devono decidere se accettare o meno offerte corrette o scorrette, che vi sono ampie differenze individuali difronte alla scorrettezza. Questo studio ne analizza i meccanismi psicologici e neurobiologici tramite PET di persone testate con UG studiando il trasportatore di serotonina 5-HTT (corteccia dorsolaterale prefrontale) e i recettori 5-HT1A (corteccia prefrontale). Contrariamente a quanto ritenuto che le personalità aggressive tendono a rifiutare le offerte scorrette, dallo studio risulta che le persone pacifiche le rifiutano più spesso e sono in maggior misura personalmente coinvolte in forme di reazione. Chi ha minori livelli di trasportatore di serotonina è onesto e fiducioso e non tollera la disonestà e esprime sinceramente la propria frustrazione. Alti livelli di trasmissione di serotonina favoriscono comportamenti opportunistici con destrezza, che portano nel gioco a perseguire i propri interessi.

Sexually dimorphic behavior genes. Nature Genetics 2012;44;241. Commenta un lavoro (Modular genetic control of sexually dimorphic behaviors. Cell 2012;148:596) in cui sono stati studiati i geni regolati dagli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone) che condizionano il comportamento sessuale. Sono stati usati come topi, prima castrati e poi trattati con testosterone, topi maschi knockout per 4 alleli dimorfici e ne sono stati studiati i comportamenti sessuali. Lo studio mostra che alcuni aspetti specifici del comportamento sessuale sono regolati da distinti pathway genetici.
EVOLUZIONE
Human reproductive assistance. What is the biological explanation for menopause, and for female survival beyond it? A study suggests that competition for help in ancestral societies may have been key to the evolution of this unusual human trait. Nature 2012;483:160. The saying goes that it takes a village to raise a child (da nonno posso ben dirlo, ndr). La specie umana è caratterizzata dal linguaggio, da una lunga dipendenza giovanile (i bamboccioni, ndr) e dalla cessazione per le femmine della fertilità a 2/3 del corso della vita (per alcune coppie una fortuna, ndr). Perché così presto? Anticamente la comunità era composta da coloro che procreavano e coloro che aiutavano a allevare i piccoli e il rapporto tra queste figure (kin- e non-kin helpers) influenzava la procreazione della comunità. Dai dati storici raccolti in Gambia una possibile spiegazione potrebbe risiedere nel rapporto madre-figli, con astensione della riproduzione nelle madri per aiutare le figlie (ancora, quanta somiglianza con i nostri tempi, ndr). E questo potrebbe avere agito nell’evoluzione della nostra specie, soprattutto nelle società con virilocalità (i maschi non si muovono, le femmine vanno in altre località). Non è ancora ben chiaro perché la menopausa avvenga così presto; anche se vi sono obiezioni all’idea che la riduzione della fertilità delle donne con figli dipenda in larga misura da una scelta per aiutare la riproduzione delle figlie, questa comunque potrebbe essere una buona spiegazione dal punto di vista evoluzionistico.
GENETICA UMANA
Consanguineità
Il database Íslendingabók (http://www.islendingabok.is/English.jsp) contiene informazioni genealogiche degli islandesi che data dal periodo di insediamo dei primi abitanti, 1200 anni fa, a oggi.
Lo scopo è quello di tracciare le connessioni familiari degli abitanti, per stimare fornendo i nomi della futura coppia il coefficiente di parentela. Grande cosa in un paese con 300000 abitanti.

Selezione premeiotica
Upsetting the Dogma: Germline Selection in Human Males. PLoS Genetics 2012;8:e1002535. Perchè alcune malattie genetiche dominanti (Acondroplasia, s. Apert, MEN2B) sono positivamente correlate con l’età paterna? I dati di alcuni lavori parlavano di una selezione premeiotica che favorisce la mutazione. Questa selezione, in base a due studi recenti, è dovuta all’accumulo di mutazioni nelle cellule spermatiche, che invece di diversi asimmetricamente, e formare una cellula spermatica e una proto-spermatica uguale a quella di partenza si dividono simmetricamente formando due cellule proto-spermatiche creando così cluster di mutazioni. Questo numero di cluster aumenta con l’età.

Longevità
The sirtuin SIRT6 regulates lifespan in male mice Nature 2012;483:218. Ci sono i geni della longevità e che ruolo hanno avuto nell’incremento della durata della vita per l’uomo nell’ultimo secolo? Come è possibile raggiungere una vecchiaia in salute? Le sirtuine sono una famiglia di deacetilasi conservate nell’evoluzione che regolano, ma la cosa è dibattuta, la durata di vita del lievito, dei vermi e della drosofila. Nel lavoro si dimostra che la sovraespressione della sirtuina 6 (Sirt6) nel topo transgenico maschio la durata della vita è significativamente maggiore rispetto al controllo, ma questo non avviene nella femmina. Nel maschio transgenico vi è una modificazione sono alterati i livelli di fosforilazione dei principali componenti del sistema di segnale IGF1, che è un pathway chiave della regolazione della sopravvivenza. I risultati potrebbero essere utili per verificare l’effetto terapeutico della regolazione delle sirtuine nella terapia delle patologie correlate con l’età.
GENETICA CLINICA & LAB
Genetic tests online. Nature 2012;128:483. NIH ha proposto (29 Febbraio 2012) il Genetic Testing Registry, che online dà informazioni sui test genetici su circa 2500 malattie con dati forniti direttamente da chi fa i test, senza controllo NIH. Ulteriori info go.nature.com/zrk56v.

Genomics, plain and simple. Nature 2012;483:20. Per spiegare cosa può offrire la nuova medicina si inizia con una storia vera in una famiglia di Mennoniti in Pennsylvania con figlio maschio con infezioni ricorrenti a cui era stata diagnosticata una immunodeficienza severa combinata (SCID). Dopo avere atteso invano per 3 settimane che il lab. a cui avevano mandato il campione di sangue rispondesse per potere organizzare il trapianto di midollo, si sono rivolti alla Clinic for Special Children dello stato che li ha indirizzati al CHOP di Filadelfia, dove è stata confermata la diagnosi e organizzato il trapianto. Troppo tardi. La sorellina nata mesi dopo aveva alla nascita leucopenia; la conferma molecolare della malattia è giunta in 12 ore, sono stati testati per compatibilità 16 parenti: la sorella era compatibile; la bambina è stata trapiantata entro 15gg dalla nascita, sta bene (c’è una bellissima foto tipicamente americana della famiglia) con una spesa di 12,000 USD contro i 500,000 USD del fratello. Cos’è la Clinica per bambini speciali? E’ un modello applicabile per altre realtà in cui due pediatri (o genetisti clinic, ndr), un biologo molecolare e altro personale sanitario possono eseguire con un minimo di attrezzatura esami genetici in pochi giorni e fornire una risposta genetica e clinica appropriata a bassi costi (stanno introducendo anche il sequenziamento esonico, ma in questa popolazione è più facile l’interpretazione per la consanguineità). Economicamente quella dei Mennoniti è sostenuta da finanziamenti dell’intera comunità e consente di concludere che They have all these patients, but every one is treated like their own child.”. Alcuni obiettano che il modello non è applicabile a popolazioni miste, ma l’idea comunque è quella di avere clinica e laboratorio di ricerca nella stessa unità, che è quello che in teoria alcuni di noi sono riusciti a fare.

Genomics contest underscores challenges of personalized medicine. Nature Medicine 2012;18:326. In un meeting del Dicembre 2010 presso Harvard Medical School di Boston si è discusso “How to tame the expected deluge of ‘whole genome’ sequence data into clinically useful information”. Come si può controllare il prevedibile “diluvio” delle nuove tecniche? “No kidding: genomes ares tough to interpret”. Come risultato è stato formato CLARITY Challenge (Children’s Leadership Award for the Reliable Interpretation and appropriate Transmission of Your genomic information)(titolo alla Lina Wertmüller, ndr) per incoraggiare ricercatori e le compagnie a sviluppare metodi, inclusi database, software e descrizioni cliniche appropriate per identificare la base genetica di malattie genetiche pediatriche e per fare in modo che tali informazioni siano comunicate in modo comprensibile alle famiglie e ai medici curanti. C’è un premio (siamo alla fiera, ndr) di 25,000 DUSA per chi individua in 3 differenti bambini il gene-malattia di una “misteriosa” malattia ereditaria e presenta il miglior resoconto clinico. Il vincitore verrà nominato in Ottobre 2012. Adesso la parte nuova: “We don’t want to end up sending an Excel spreadsheet to a clinician” dice qualcuno. Altri (Genet. Med. 2011; 13:499) suggeriscono di fare un database sempre aggiornato con la categorizzazione delle varianti in quelle che comportano un’immediata conclusione o azione, quelle associate a un fenotipo ma senza la possibilità di una terapia, e quelle con significato clinico incerto. I medici sarebbero obbligati a comunicare ai genitori solo le prime, ma i genitori a richiesta possono essere informati anche per le altre due categorie. Comunque “although it will certainly take more than one contest to bring genomics to the clinic, experts agree that it’s only a matter of time. “ There’s no question that we’re going to get there. “But between now and then, it’s probably going to be kind of messy.”. Già. Ma speriamo presto.

Sordità
Review (Mental health of deaf people. Lancet 2012;379:1037), editoriale (The health of deaf people: communication breakdown. Pg 977) e commenti (Deafness might damage your health. Pg 979) sulle difficoltà sociali delle persone con sordità (la grave interessa 7:10,000 persone con un quarto con altre anomalie), sulla prevalenza della depressione e sulle barriere che incontrano per accedere ai servizi sanitari.  Molto utile anche per i genetisti clinic per imparare come interagire con i pazienti e le loro famiglie.
CELLULE STAMINALI
Lenses on Biology. Flexible friends Nature 2012;483:s22. Stem cells are powerful tools in biology and medicine. What can scientists do with these cells to exploit their incredible potential? Completa review sulle cellule staminali.

Human embryonic stem cells: early hints on safety and efficacy. Lancet 2012;379:689. Commento di un articolo (Embryonic stem cell trials for macular degeneration: a preliminary report, pg 713) sul trattamento mediante inoculazione subretinica di cellule staminali embrionali di un pz con malattia Stargardt, distrofia retica precoce e progressiva, e di uno con Degenerazione maculare legata all’età, la principale causa di cecità nel mondo sviluppato. I risultati sono preliminari (Fase 1) ma sembrano buoni già dopo 2 settimane e stabili dopo 6. L’occhio è un organo immunoprivilegiato rispetto a altri organi, ma lo studio apre la via a altri trial clinici (il commento cita un po’ la storia della terapia con cellule staminali dal 2006 a oggi) e conclude che i risultati richiedono un lungo follow-up. Much remains to be seen—literally.

Stem cell based therapy—where are we going? Lancet 2012;379:877. La terapia rigenerativa basata su cellule staminali da midollo osseo ha 50 anni. Ma nonostante i progressi ottenuti negli anni nelle conoscenze della biologia delle cellule staminali tale terapia è per ora limitata alla malattie del sangue. Infatti non è stata resa applicabile alle frequenti patologie come ad es. quelle cardiache (vedi un lavoro sullo stesso fascicolo pg 895 e una lettera 891). Sperimentazioni cliniche nell’infarto miocardico, nell’insufficienza cardiaca cronica e nella cardiomiopatia dilatativa hanno dimostrato che la terapia è sicura ma non hanno provato che sia efficace. Ma anche se ne fosse dimostrata l’efficacia passerà tempo prima che possa essere applicata nella pratica clinica. Per varie ragioni. Vi sono nel mondo numerose sperimentazioni per varie condizioni patologiche, alcune ben condotte altre meno. Ma il progresso che c’è stato ha portato a notevoli risultati soprattutto nella somministrazione di cellule staminali incapsulate in membrana ultrasottile veicolate nelle sedi appropriate per rilasciare molecole attive nella sede del danno per la ricostruzione tissutale. Si possono ottenere cellule staminali riprogrammando cellule somatiche da un tessuto all’altro o produrre cellule pluripotenti (iPS) molto simili alle cellule umane embrionali (hES) che aprono la via a una medicina personalizzata rigenerativa evitando il rigetto dell’organo e la terapia immunosoppressiva. Ma di queste tecniche la più economica per ora è quella con hES e è quella che sta dando risultati, con momenti di stop & go per difficoltà di reperire finanziamenti adeguati, come è successo per la compagnia americana Geron che ha annunciato il fermo della sperimentazione clinica con hES per i traumi spinali.

Paolo Maccarini, chirurgo del Karolinska Institutet in Stoccolma, che con la sua equipe ha eseguito il primo trapianto di trachea sintetica con cellule staminali (citato da Lancet 2012;379:886) si è così definito: “I’m like a wild animal that does not need to be in a cage, I need to express my convictions that I can help a patient with innovative things”. Nel secondo dopoguerra la famiglia si è trasferita in Svizzera tedesca, dove PM ha fatto il liceo: “it was quite tough for a young non-Swiss to live in that country”. Poi Facoltà di Medicina a Pisa, anche se l’italiano era la lingua che parlava peggio. Ha lasciato l’Italia, nonostante eccellesse negli studi, vedendo che il sistema “favours people who are linked to the politics or are sons of sons but not the merits. I knew that in other countries this was not the fact”.
“I think if you stay in a single place for your entire life you restrict your capacity” In Germania ha imparato a organizzare il lavoro, in Francia la creatività e a Barcellona ha messo tutto insieme per il primo trapianto di trachea di donatore colonizzata da cellule staminali. Ora al Karolinska, dal 2010, ha la libertà di “creare” e di insegnare facendosi chiamare dai suoi allievi “Paolo”. Per noi questioni note ma anche molto attuali.

Korea okays stem cell therapies despite limited peer-reviewed data. Nature Medicine 2012;18:329. Ha sorpreso un po’ tutti l’approvazione negli ultimi 8 mesi da parte della Korea Food and Drug Administration (KFDA) della commercializzazione di 3 diverse terapie con cellule staminali adulte: Hearticellgram-AMI per il trattamento dell’infarto miocardico utilizzando cellule staminali del midollo osseo dello stesso paziente; la seconda (Medipost’s Cartistem) che usa cellule staminali della banca del cordone ombelicale per la rigenerazione cartilaginea per persone sottoposte a intervento ortopedico delle ginocchia; la terza (Anterogen’s Cupistem) la terapia dei pz con s. Crohn’s disease con dolori e fistole. Principale obiezione: quello che si sa viene dai documenti KFDA, non da pubblicazioni peer-reviewed: nelle 80 persone della prima sperimentazione si è osservato un 6% di miglioramento del flusso dal ventricolo sn, contro (ma la differenza non è significativa) il 2% per quelli che hanno avuto la terapia standard; il 26% delle 89 persone del secondo trial hanno avuto beneficio rispetto a coloro che hanno avuto il solo intervento chirurgico. I trial clinici stanno proseguendo. Il direttore della Agenzia della terapia con cellule staminali del Sud Corea aggiunge: “Although there were some companies that conduct stem cell treatments outside of Korea, they are not permitted to administer those treatments within Korea”. L’autore del commento su Nature Med scrive “show me the data”. Già.

UK announces strategy for regenerative medicine. Lancet 2012;379:1183. Four UK Research Councils and the Technology Strategy Board have launched a strategy to develop regenerative medicine. Stanziate (28 Marzo) per UK Regenerative Medicine Platform 75 milioni di sterline perché “Science has now reached a point where we can seriously consider harnessing the potential for self-repair of the human body for clinical gain” e “This could be the biggest transformation in medicine this century but progress will be slow.”. La prima sperimentazione clinica inizierà nel 2013 con la ricostruzione del laringe con cellule staminali. Nel 2011 quattro UK agenzie di ricercas (MRC, Biological Sciences Research Council, Engineering and Physical Sciences Research Council,Economic and Social Research Council) hanno pianificato gli obiettivi strategici clinicamente applicabili per evitare di procedere con progetti e idee e poi farsi dire dai medici che nella pratica non sono realizzabili. Altri 50 milioni di sterline saranno dedicate alla comercializzazione della terapia cellulare. In UK le premesse per organizzare insieme, con un network di varie agenzie, la medicina rigenerativa sono buone.

Non solo topi. Dishing up Alzheimer’s disease. Nature Rev Neuroscience 2012;13:1. Commento di un lavoro (Probing sporadic and familial Alzheimer's disease using induced pluripotent stem cells. Nature 2012;482:216). Gli studi sui processi patologici iniziali nelle malattie neurodegenerative sono ostacolati dal fatto che si ricorre all’analisi tissutale post-mortem e che i modelli animali non sempre riflettono il fenotipo patologico a ogni livello. Un modo per risolvere queste difficoltà è ricorrere alle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) utilizzando, come è stato fatto nel lavoro che viene commentato, fibroblasti di pz con Alzheimer familiare e sporadico.
ALTRA TERAPIA
Small biotechs raring to cash in on the orphan disease market. Nature Medicine 2012;18:330. Spin-off success. Piccole compagnie entrano nel mercato della terapia delle malattie rare, che il commento citandone 5, chiama —the ‘next Genzymes’. Actelion (Roche) con una terapia per l’ipertensione arteriosa polmonare che interessa 200,000 americani trattata con inalazione di Ventavis (iloprost) e ora, ancora in sperimentazione clinica in fase III, con altri farmaci (macitentan and selexipag), che potrebbere essere utili anche per la fibrosi idiopatica polmonare, la sclerosi sistemica e il glioblastoma. BioMarin (USA) con terapia approvata di farmaci small-molecule per la fenilchetonuria e la Miastenia tipo Lambert-Eaton e alcune malattie lisosomiali. Amicus Therapeutics (USA) sta provando a usare, sempre per le malattie lisomiali, una terapia con chaperonine per os per la m. Fabry (Fase III con Amigal: migalastat hydrochloride) e la m. Pompe.

Aegerion Pharmaceuticals ha in fase III lomitapide per la terapia delle malattie ereditarie AR del metabolismo dei lipidi. “In three to four years, our goal is to get lomitapide to patients in 100 countries globally”. Alexion (USA), che ha commercializzato nel 2007 un farmaco Soliris (eculizumab) per la terapia della emoglobinuria parossistica notturna (OMIM #300818)(<10,000 persone in USA e Europa) venduto a più di $400,000 per una terapia di un anno (è il farmaco più costoso), sta provando tale farmaco per una delle sindromi uremico-emolitiche atipiche.
ETICA
La vera storia di Ogden (la storia completa del caso riportato in Nature 2011 e segnalato con le Spigolature 4/2011 messo in Blog, in cui ci sono anche commenti di altri). Bring clinical standards to human-genetics research. Nature 2012;482:300. La storia è contata questa volta dal medico che ha fatto diagnosi. Ogden è una cittadina dello Utah in cui vive questa famiglia. I ricercatori non si aspettano che i risultati della loro ricerca abbia un impatto diretto con la vita di altre persone.

Carlo Petrini dell’ISS Roma, letto l’editoriale Translational research and experimental medicine in 2012 (Lancet 2012;379:1) scrive una lettera (Lancet 2012;e34:379) perorando la causa degli eticisti e sostenendo che i rischi per i pz reclutati nella ricerca traslazionale vanno ampiamente e correttamente spiegati, non devono essere considerati solo una questione tecnica, a rischio di conflitto di interessi, e devono coinvolgere ricercatori delle scienze di base, delle scienze cliniche e bioeticisti. Vedi articoli sull’etica citate nella Spigolatura di Febbraio 2012.

Patient-centered care
Shared Decision Making — The Pinnacle of Patient-Centered Care. NEJM 2012;366:780 e Defining “Patient-Centered Medicine”. NEJM 2012;366:782. Illness-oriented care o Patient-centered care?
Con la disponibilità di nuove tecniche diagnostiche e cure l’attenzione del medico si è concentrate sulla malattia e non sul pz. Per questo è stata posta la necessità di un “patient-centered care”: Ne sono stati identificati 8 principali indicatori che includono il rispetto per i valori e le preferenze del pz, necessità di una medicina integrata, informazioni precise e di qualità per il pz e i suoi familiari, conforto fisico (dolore) e psichico, coinvolgimenti dei membri della famiglie e degli amici e facilità di accesso alle cure. Il coinvolgimento del pz va cercato soprattutto quando vi sono scelte divergenti sia diagnostiche che terapeutiche, escluse ovviamente situazioni limite in cui c’è una sola opzione favorevole. Il coinvolgimento del pz aggiunge valore alle scelte e lo fa sentire partecipe di quanto viene fatto. Avremo raggiunto l’obiettivo quando il paziente, debitamente informato e dopo avere ben pensato, ci informa della sua scelta e noi evitiamo di definirla sbagliata sulla base di convinzioni o punti di vista diversi.
PREMI E FONDI DI RICERCA
Brain prize 2012 (Lancet 2012;379:i). Il Grete Lundbeck European Brain Research Prize 2012 di 1 milione di euro è stato assegnato a Christine Petit dell’Ist. Pasteur di Parigi e Karen Steel del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge per l’identificazione di molte delle centinaia di malattie ereditarie causa di sordità.

Got to get a grant. A great idea will get applicants only so far. But there are other strategies that can add to the chances of success. Nature 2012;482:429. Come fare per scrivere e avere un grant. I “dos and don’ts”, grant-writing blunders. Interessante.
CONSENSO INFORMATO
Informed consent: cultural differences. Informed consent: meet patients’ needs. Nature 2012;483:36. Due lettere: la prima riguarda sperimentazione cliniche nei paesi come Asia e Africa dove vengono fatte sperimentazioni cliniche di istituzioni dei paesi sviluppati: il consenso informato è in genere focalizzato sull’ottenere la firma più che sviluppare uno scambio di informazioni tra ricercatori e partecipanti. Informazioni che devono tenere conto dei fattori locali culturali (mi ricordo che è stato fatto un film, terribile, su questo, e comunque l’argomento riguarda anche noi genetisti clinici quando facciamo ricerca su gruppi etnici in Italia, ndr). La seconda

Nella seconda Silvio Garattini e al. commentano l’articoloInformed consent on trial. Nature, News 2012;482:16” (vedi Spigolatura 2/2012) sono d’accordo che va fatto più conciso e più semplice. I pz vanno informati quando c’è da verificare l’efficacia di un farmaco, ma possono sorgere problemi di reclutamento quando si spiega bene che un farmaco viene confrontato con un placebo o con un altro farmaco meno efficace, senza offrire alcun vantaggio al pz stesso. Vanno inoltre forniti dettagli sul razionale terapeutico di un farmaco e sulle proprietà farmacologiche e tossicologici che si conoscono.
ACCADEMIA
Tutto il mondo è paese. Leggetevi Sticking around. Academics who delay retirement could create roadblocks for early-career researchers. Nature 2012;483:233. L’ingresso massivo in Università negli anni ’70 ha creato un numero considerevole di docenti che andranno in pensione. Bene per i giovani? No, perché molti di loro non aspettano e non accettano una posizione malpagata per un incerto futuro, anche perché “when academics retire, universities do not necessarily replace tenure-track lines in a one:one ratio”. Stiamo parlando dell’Italia. No, dell’Australia. E tanto altro. Leggete.
IMAGES IN CLINICAL MEDICINE
Kayser–Fleischer Rings in Wilson’s Disease. NEJM 2012;336:e18. Il segno clinico diagnostico. Guardatelo e ve lo ricorderete.


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